... e incursioni di Sbronzolo...
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lunedì 12 ottobre 2015

... nudo...

Nudo davanti a me.

Non in senso fisico, no… quello non più… nell’anima. Nudo nell’anima.

Mi racconti finalmente molte cose che ti stavi tenendo dentro. Molte cose che ignoravo. Molte cose che forse, tutto sommato non volevo sentire.

Ogni parola, ogni tuo pensiero è un dardo infuocato diretto al mio cuore. Dritto e cocente a distruggere una parte di me.

Sono venuta come amica, con il mio fardello di amore ben impacchettato e messo da parte. Perché di questo avevi bisogno, di me come amica, come confidente, come supporto. E qui sono. Con il mio animo già ferito dai discorsi della settimana scorsa. Dalla rivelazione che tutte le mie aspettative erano solo un castello di carte che tu con un soffio hai distrutto. È per un’altra che sei come sei, così più allegro, così più sereno, così più tranquillo. È un’altra che ti fa sentire bene e in pace. E dicevi che quando stai con me sei in pace. È un’altra che ti fa sentire protetto. E dicevi che quando stai con me sei al sicuro.

È di un’altra che sei innamorato.

E io credevo di essere io la causa del tuo benessere… ne ero convinta… ne ero sicura… me ne avevi dato tutti i segnali… finché… “lei ha detto che vuole provarci”. E a me è crollata la terra sotto i piedi. Ignara di  tutto. E poi stasera mi dici che è più di un anno che c’è lei. Più di un anno??? Ma tu ti rendi conto che io ero qui, che hai continuato ad illudermi e a farmi credere che ci sarebbe stato un futuro per noi? “… io… non ho mai voluto illuderti…” mi hai detto. Però lo hai fatto. E io sto male. Tanto male.

Però stasera sono qui. Avevi bisogno di me, io l’ho capito e sono qui. A farmi male. A sentirti che parli di lei, di come lei si sta comportando, a chiederti se è possibile reagire come sta facendo lei… e un sorriso mi affiora alle labbra… un sorriso amaro, che sa di lacrime, che sa di ferita ancora più profonda, che sa di dolore.

“Forse non te ne accorgi, ma lei si sta comportando con te come tu hai fatto con me. Tu la ami e lei non è sicura. È esattamente la stessa situazione che c’era tra noi…”

“No, è diverso, è un’altra cosa.”

Si, certo. Perché adesso a soffrire sei tu. Ora è diverso.

Me ne vado con il mio cuore stracciato. Quel cuore che ti avevo affidato e che tu, preso tra le mani avevi detto “non ti preoccupare, io ne avrò cura.” Già…

giovedì 6 agosto 2015

... un amante...

Avevo un amante.
L'ho cercato e l'ho voluto fortemente. Lo desideravo. Per un motivo specifico. Per una soddisfazione di un bisogno specifico.
Abbiamo passato un periodo intenso. Ci siamo legati. Fisicamente, come è ovvio, ed emotivamente.

E' stato un turbine. Cose successe, cose fatte. Emozioni forti. Emozioni belle ed emozioni brutte. Molto brutte.
E sentirsi male dentro per qualcosa che è successo. Per qualcosa che si è fatto.

Tante solo le cose che accadono quando ti lasci trasportare. Tante...

Alti e bassi abbiamo vissuto. Il palesamento di un mio sentimento. Il muro di gomma alle domande. Un distacco. Un ritorno. Un desiderio.

E ora? ora chissà.



(direttamente dall'altro blog...)