... e incursioni di Sbronzolo...
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martedì 24 luglio 2012

Smeraldo notturno con ritmo - cap.5



Un altro capitolo della storia di Gaia e Franco... sempre scritto con il complice Sbronzolo...


Primo giorno, al lavoro!


“Buongiorno sono Franco …” “Sì, io sono Teresa, da questa parte” Ehilà nemmeno ho dovuto dire il cognome… che sia un buon segno?
“Gaia, c’è Franco” e prima di uscire mi guarda sgranando gliocchi, come da sua abitudine quando vede un maschio che la stuzzica.
“Cosa le hai detto?” “Intanto, buongiorno Gaia. Non le ho detto altro che il mio nome, non è servito dire il cognome.” Quegli occhi… è appena entrato e già mi guarda con quegli occhi… Ma cosa crede?!?
“Sì, avevo avvisato che saresti venuto. Quindi, sei deciso? Sei sicuro di voler essere il mio assistente?” la solita voce tagliente da stronza che uso come sfida, voglio proprio vedere se ha il coraggio.

“Ci ho pensato, lo ammetto. Ne ho parlato con mia moglie. Insiste perché io ci provi.”

“Ok. 1 mese di prova, allora. È sufficiente qui dentro per capire se il lavoro e chi lo deve fare sono compatibili. Se sopravvivi, ti assumo.” “Ok”

“Qui, in comunicazione con il mio ufficio c’è il tuo… ho già chiamato il tecnico che ti cambi le password come le preferisci tu”
“Tranquilla, mi arrangio per quello.”

“Puoi vedere la mia posta elettronica e il mio calendario, così da sapere sempre cosa bolle in pentola. Sul telefono c’è un cicalino. Come avrai visto nel mio ufficio c’è una chaise longue che affolla il poco spazio: ho scoperto anni fa che se sto distesa penso meglio, quindi ogni tanto chiudo la porta a chiave, stacco il telefono, mi metto la mascherina e mi stendo lì, per defatigare, decomprimere o pensare. Di norma avviso la mia assistente, chesaresti tu.” “Fammi un piacere: IL mio assistente…” “Sì... Se qualcuno mi cerca o se la mia mezz’ora è finita, tu mi fai suonare il cicalino che è meno traumatico di qualsiasi altro tipo di risveglio…” “Quindi in realtà dormi” “A volte. Dipende… Ora. Non pensare di poterti mettere comodo, che oggi è una giornata tremenda: venerdì abbiamo una scadenza e quindi la settimana sarà dura. Prendi blocco e penna e seguimi che abbiamo riunioni tutto il giorno e tipresento a tutti” “Va bene lo stesso seuso il mio tablet?”

Sorride… lui, sorride… ma pensa che sia un gioco?


martedì 17 luglio 2012

Coincidenza in aeroporto


Sempre in viaggio. Sempre in aereo. Sempre in movimento.
Mi piace il mio lavoro. Mi piace parlare le lingue straniere. Mi piace muovermi in continuazione. Ma a volte sono un po’ stanco.
Ci sono mattine che mi sveglio e mi chiedo se sono nel mio letto o se invece mi trovo dall’altra parte del pianeta. E non sempre realizzo all’istante.
Le serate in albergo, poi, sono lunghe. Per fortuna che ormai c’è la connessione Wi-Fi ovunque, quindi con il mio portatile posso scegliere se lavorare o svagarmi con qualche video o con qualche blog. Per le attese in aeroporto… sia benedetto il tablet!
E infatti sono in aeroporto. Trolley a terra, gambe accavallate, tablet appoggiato al ginocchio. Svogliatamente sfoglio i quotidiani. Noia. Passo a un blog divertente. Non sono in vena. Meteo locale. Evviva, ancora pioggia! Potrei… sperando che non mi veda nessuno. Ma sono nella sala d’attesa business, qui ciascuno si fa i fatti suoi, tutti lavorano. Massì, dai, vado su Milù, mi leggo un racconto.
Sono immerso a metà nell’ultimo racconto di BlackCat. Mi piace come scrive, è sensuale e calda senza essere volgare. E’ descrittiva. E’ sexy.
“Anch’io leggo Milù, sai?!”
Un uragano! Un uragano si è scatenato dentro di me, sono scioccato dall’essere stato strappato dalla lettura. Con un commento del genere, poi! Beccato in flagranza di reato!
“Prego?” dissimulo
“Dicevo che anch’io leggo Milù.”

sabato 14 luglio 2012

Smiling Country

"E' come andare al ristorante, portando la bistecca da casa!", ecco la frase più gettonata dai compagni di calcetto. Quanto mai ho detto loro che vado in Thailandia con mia moglie! Un viaggio per festeggiare i nostri primi 14 anni di matrimonio. Eleonora non è una bistecca: se proprio devo pensare ad una pietanza, è un piatto di sugose e calde lasagne. Quelle che profumano tutta la casa, che addenti volentieri e saziano l'appetito. E' stata una mia idea il viaggio per celebrare, solo noi e lontano, il nostro anniversario. Viaggio culturale e di riposo in riva al mare, itinerario leggero e soggiorni in più punti del lunghissimo e lontanissimo paese.

Prenotazioni zero...ci si arrangia, mi dicono sia un paese facile, accogliente, ospitale. So, so tutto.... so che immaginate già lussuriose strade e luoghi di perdizione...anch'io!
Infatti, non dispero di condividere con la mia mogliettina qualche piccante escursione dal ménage matrimoniale. A letto, dopo il sesso, quando si fanno le coccole, ne abbiamo parlato: è curiosa, accenna, ogni tanto si lascia andare ad ipotizzarlo.
"Mai vicino a casa, potrebbero riconoscerci, parlare e poi deve capitare, non cercato..." .
Ecchediamine mica ci conosceranno in Thailandia! E se anche ne parlano, le voci sono talmente lontane che non arriveranno al nostro quartiere!

venerdì 13 luglio 2012

Smeraldo notturno con ritmo - cap. 4

Altro capitolo della saga di Gaia e Franco... coautore Sbronzolo




Work in progress


Che dormita! Se faccio sesso come si deve, mi succede ogni volta. Certo che ieri sera devo essere proprio impazzita! Mi sono portata a casa uno sconosciuto… Devo lavare le lenzuola! Se quando torna mio marito coi figli trova il letto in quelle condizioni sono finita! Certo questo corridoio non sarà più lo stesso… Cos’è questo? Un biglietto da visita? Gli sarà caduto…ma guarda, lavora nel mio stesso settore, solo che è freelance. Lo butto. Non nelle immondizie di casa però. Nascondiamo! Borsetta. Ora colazione e poi doccia.
Però… certo che … a ripensarci…
Buona, Gaia, a cuccia!


Apro gli occhi, rapida carrellata alla ricerca di eventuali tracce: boxer buttati nel cassonetto, bidet prima di raggiungere il letto, certo che gli amici tacciano sulla mia fuga dalla comitiva. Soprattutto con chi sono fuggito! Ma che mi è preso? Certo ho dormito come un angioletto e distendere le gambe a letto pensando alla gatta mi suscita un sorriso a piene labbra:
"Non ti ho sentito tornare, vi siete divertiti?", la voce sicura e tranquillizzante di mia moglie mi trascina alla realtà, una piacevole realtà.
"Ciao amore, ...serata noiosa....la discoteca poi il sabato! Ero forse l'unico dal capello metallizzato....".
"Hai fatto conquiste?"
"La barista mi dava del tu a forza di ordinazioni...per il resto, nessuno di noi sfigati ha rimorchiato, abbiamo perso il fluido.....", mentre lo dico due occhi smeraldo riempiono il mio cervello. 
"Oggi dobbiamo andare dai miei, mia madre ha bisogno di alcuni lavoretti in casa...", solito pranzo con ricatto di bassa manovalanza..
"Mi sono laureato apposta per aggiustare tapparelle....", non mi spiace fare piccoli lavori, mi spiace che ce ne siano sempre di nuovi da fare
Un bacio e la mia bella mogliettina si alza già determinata e organizzata: un planning vivente. Scaccio gli occhi smeraldo dal mio cervello....spero di non avere addosso ancora il suo aroma....doccia, subito!



lunedì 9 luglio 2012

Dichiarazione d'amore

Non trovarla al risveglio assonnato,

gli occhi socchiusi, stropicciati dalle mani

con i soli boxer andar per casa a cercarla,

l'erezione mattutina compagna della camminata..

Dove può essere finita!

Ieri sera era qui, con me!

Non può essere andata via, non può!

La trovo fredda in cucina,

piegata sul tavolo,

umida di acqua, pulita e liscia.

Non vedo l'ora di prenderla, caricarla, riempirla al punto giusto,

serrata dalle mie mani strette ai suoi fianchi,

accenderla, scaldarla.

Dolce compagna di tante notti insonni,

di tante giornate lunghe...interminabili...,

sentire il suo respiro caldo, rumoroso, odoroso

espandersi nell'aria,

riempire di aromatico ritmo la mia vita...



Ti amo: caffettiera...


Inspira... espira



Inspira... espira...
Inspira... espira...
Inspira... forza... espira...
Inspira... espira...
Inspira... provaci... espira...
Inspira... espira...
Inspira... dai... espira...
Inspira... espira...
Inspira... ci devo riuscire... espira
Inspira... espira...
Inspira... ci voglio riuscire... espira...
Inspira... espira....
Inspira... trattieni... Ti amo!  Espira....


Ora respiro meglio...



lunedì 2 luglio 2012

Vergine? non credo proprio...


Gloria è una prostituta.
La chiamano la domatrice. Perché ha lavorato in un circo. I suoi genitori l'hanno venduta quando aveva 9 anni, dovevano fare di lei una contorsionista. Ma non è stato così. Sì, un po' di esercizi base glieli hanno insegnati, ma in realtà era l'addetta alla pulizia della gabbia delle tigri. E lei riusciva a entrarci senza che le tremassero le ginocchia, senza mettersi a piangere, perché sentiva una certa affinità con loro: anche lei era in gabbia, in cattività, anche lei non poteva fare quello che voleva ma solo quello che le dicevano di fare.
Era fuggita, Gloria, a 17 anni. In un momento di distrazione della troupe, ormai pensavano fosse una di loro. Non era così.
Ma che destino ha una ragazza di 17 anni da sola? Ovvio, il marciapiede. E' stata fortunata però, perché invece di qualche schifoso pappone ha trovato una donna, ex prostituta, che amava la professione e le ha raccontato tutto, le ha spiegato come fare, le ha insegnato i modi e le abitudini. E le ha dato un appartamento dove vivere e esercitare.
Così, tra un cliente e l'altro, Gloria conduceva anche una vita quasi normale. Col tempo aveva creato una piccola rete di clienti, con i quali fissava gli appuntamenti con comodità e semplicità. Ogni tanto se ne aggiungeva uno, ma senza essere soffocata dai troppi impegni. Sì era fortunata, molto più fortunata di tante altre ragazze.