... e incursioni di Sbronzolo...
...

venerdì 29 giugno 2012

Fuori tema... non è un racconto...


One Caress  -  Depeche Mode




Well I'm down on my knees again
And I pray to the only one
Who has the strength
To bear the pain
To forgive all the things that I've done

Oh Girl
Lead me into your darkness
When this world is trying its hardest
To leave me unimpressed
Just one caress
From you and I'm blessed

When you think you've tried every road
Every avenue
Take one more look
At what you found old
And in it you'll find something new

I'm shying from the light
I always loved the night
And now you offer me eternal darkness

I have to believe that sin
Can make a better man
It's the mood that I am in
That left us back where we began

lunedì 25 giugno 2012

Smeraldo notturno con ritmo - cap. 3


Un altro capitolo della saga di Gaia e Franco, il quattromani con l'amico Sbronzolo...

Game over?
Mi bacia languida: soddisfatta l'urgenza del primo suo piacere, fa le fusa... troppo. Un lampo negli occhi, oddio!

Si alza in piedi sul letto, vuole farmi capire che è sua la tana: "Non prenderti troppe confidenze, sei nel mio territorio", ammorbidisce il messaggio con un sorriso sornione. La posso guardare, gustare con gli occhi e ammirarla nell'esibizione. La luce è finalmente ferma e costante: un faretto illumina il letto di luce gialla, non forte, diffusa. Le gambe paiono lunghissime: so che non lo sono, la prospettiva gioca a favore. I piedi divaricati ai miei fianchi, le cosce leggermente dischiuse. Il lucido fiore, morbidamente gonfio e tumido. Forzo il mio sguardo a proseguire la salita: il ventre piatto, l'ombelico leggermente sporgente e su, verso i globi dei seni. I capezzoli sparati: duri e sfrontati. Talmente eccitanti che vorrei stringerli, leccarli, morsicarli...

Terza piena e florida, anche se una misura non può sintetizzarne la bellezza....le aureole regolari, scure e simmetriche. Quasi un'opera d'arte, ma io non sono esteta che guarda solo, sono amante e voglio godere con lei e di lei. Con le mani dietro alle sue ginocchia, la costringo a piegar le gambe: vieni giù da me il messaggio...."Dove credi di andare? Volevi stendermi, ce l'hai fatta.....ora sono io che voglio. Voglio correre!". 

Fisso il suo volto con i due smeraldi incastonati nel trucco di lei che va lentamente sciogliendosi....


domenica 24 giugno 2012

Danza

Danza... su una musica che hai in testa... chiudi gli occhi... io sono lì... schiacciata su di te... avvolta intorno a te... in un abbraccio...
una piroetta... un giro... un caschè... e da lì, dal caschè stesa a i tuoi piedi... e tu su di me, in un balzo...
... in un groviglio... io ... tu ... i nostri corpi...
... in una danza ... un groviglio di braccia, di gambe, di lingue...
... di sesso ...

venerdì 22 giugno 2012

Vento

Vento.
Un soffio. Un sospiro. Un alito.
Vento.
Una carezza. Un tocco. Uno sfioramento.
Vento.
Un bacio. Un brivido. Un' emozione.
Vento.
Una parola. Un sussurro. Un gemito.
Un gemito.
Una carezza.
Uno sfioramento.
Pelle fresca. Asciutta. Liscia.
Un tocco.
Pelle accaldata. Imperlata. Tesa.
Un bacio.
Un sospiro. Un tocco. Un gemito.


Piacere... lento... fresco... accaldato... piacere...


giovedì 21 giugno 2012

Smeraldo notturno con ritmo - cap. 2

Segue il quattromani... so che i lavori in coppia non piacciono... ma la scena è interessante, posso assicurarvelo!




La tana


Infilo le chiavi nella toppa. Il suo corpo ancora schiacciato al mio: da quando abbiamo varcato il portone la sua eccitazione, in ottima ripresa, non si è allontanata di un millimetro dal mio culo. Il suo corpo ha aderito perfettamente e le sue mani hanno esplorato il mio, liberamente e senza remore.
Chiudo la porta. Il mio perizoma finisce sul pavimento, umido dei miei umori, dell'orgasmo che mi ha dato in ascensore sussurrandomi nell'orecchio: "Questo è solo un assaggio".

La gonna finisce a terra, con la camicetta. Mi spinge contro il muro del corridoio. Il suo corpo è sempre dietro di me. Le labbra sul mio collo... mi morde la parte posteriore del collo con passione, premendo coi denti sui nervi che ... ohddio! un brivido... il mio istinto felino mi porta a spingere indietro il bacino... sono proprio gatta in questo. E lui continua a mordere. E il mio sedere a spingere sulla sua erezione.

Sono nuda, gomiti appoggiati al muro davanti a me. Bacino proteso in fuori. Davanti agli occhi ho la foto di quel carnevale quand'ero bambina, vestita da tigre. Raggiante nel mio abito di peluche. L'istinto non si può negare...


lunedì 18 giugno 2012

In un bacio


Le tue dita fresche a infilarsi nella mia mano appoggiata al bracciolo.
Il sorriso sulle tue labbra tranquillo ma diverso, rilassato e deciso.
"Prendiamo fuori il caffè?"
Un mio sorriso è la risposta, non serve altro.
"Un po' più appartato, però"
Ti siedi, posizione di dominio, guardi verso la piazza, controlli.
Giro la mia sedia per guardare verso di te. Per vedere solo te.
Null'altro mi interessa. Nulla. Solo i tuoi occhi grigi. Persi nei miei.
Caffè. Sambuca. Grappa. Crema di Vaniglia e Mirtillo.
Mi macchio. Come mio solito...
"Vado un attimo in bagno a lavare questo disastro"
Mi inclino in avanti per alzarmi. I tuoi occhi si fanno più vicini.
Pupille dilatate. E' un attimo.
La tua mano sulla mia nuca. Le tue labbra sulle mie.
Un gioco intenso e vorace. Un antipasto. Un preludio. Un assaggio.
Voglio ancora di questo gusto di te e di sambuca e di me e di intensità.
Un attimo di infinito. In un bacio.

NO!

"Scopami!"                    "No!"
"Scopami!"                    "No!"
"Scopami! Ti prego!"       "No!"
"Ma..."                          "Non hai fatto quello che ti ho chiesto"
                                    "Non lo meriti..."
"Ma io ti voglio..."           "Hai trovato il modo migliore per non avermi, allora"

venerdì 15 giugno 2012

Il pacco - cap.2



Le 3 amiche organizzate… una mi viene a prendere… manca mezz’ora… ma perché diavolo il pub Blu?!? Quel posto non mi piace per niente, c’è sempre troppa gente e non riusciamo mai a trovare un tavolo. Tocca stare in piedi o al massimo su quegli insopportabili sgabelli. E tutti quelli che passano facendo finta di niente ti toccano… uffa, fastidiosissimo!
Uno sguardo allo specchio… maglietta scollata, un po’ morbida sul corpo, ma comunque non  a sufficienza da evitare che si vedano i miei capezzoli, che già si stanno preparando per quando vedrò lui… gonna leggera, svolazzante… calze autoreggenti… tacco… Beh, così riscatto la tutona antisexy dell’altra volta!
Arriviamo al locale. Le amiche già sbuffano perché c’è gente fino a fuori. “Dai, su, non desistiamo subito! Offro io il primo giro!” dico per incoraggiarle.
Come previsto c’è una calca pazzesca. Il bancone è tutto occupato. I tavoli bassi anche. In fondo si sta liberando un tavolo alto, con quei maledetti sgabelli da cui ogni volta che cerco di sedermi scivolo rischiando di cadere rovinosamente… mi chiedo se oggi sia il caso di provarci con quelli, dato che non ho gli slip.
Accaparrato il tavolo, è il momento di ordinare. Il giro che pago io, ovviamente, scelgono tutti i cocktail più elaborati e cari! Che una prendesse una semplice caipi… no, eh?!
Con fatica mi arrampico sullo sgabello e cerco di stare il più ferma possibile. Intanto mi guardo in giro… chissà se lui c’è.
Dopo una mezz’ora di chiacchiere ecco che dalla porta entra un gruppetto, sono in 4, lui è l’ultimo ad entrare. È da togliere il fiato! Mi sento sciogliere su questo sgabello. Il cuore batte più forte, i capezzoli si rimettono sull’attenti… sento un calore nella parte bassa della pancia…
La consapevolezza dell’essere senza slip in un locale affollato e che lui lo sappia perché è stato lui a chiedermelo fanno sì che la mia eccitazione inizi a farsi sentire. Me l’ha chiesto lui e io l’ho fatto. Devo essere impazzita!

giovedì 14 giugno 2012

Dopo la pioggia...


Le foglie si scrollano l'acqua di dosso.
I fiori alzano le corolle appesantite, le dirigono verso il sole, per scaldarsi e asciugarsi.
Sul ramo un pettirosso cinguetta. Chiama la compagna, che c'è del pane sul davanzale.
Le gocce della pioggia notturna sul selciato piano piano si asciugano ai raggi del primo sole.
Il mio corpo si risveglia, lentamente, con la prima brezza del mattino che lo lambisce entrando dalla finestra aperta.
La pelle si ricopre di montagnole mentre il brivido scorre dal piede nudo fino al collo.
A pancia in giù sulle lenzuola stropicciate, con i capelli sparsi sul cuscino, allungo la mano in cerca di qualcosa per coprirmi.
Il caldo e il sudore di ieri sera mi hanno impedito di indossare anche solo una maglietta.
L'unica cosa sul letto oltre a me sono i cuscini. In mancanza d'altro, mi rannicchio in posizione fetale abbracciando il cuscino con tutto il corpo.
Perché non sei tu?

mercoledì 13 giugno 2012

Una mail

Apro la tua mail.
Le guance mi si imporporano. Le pupille si dilatano.
Il calore inizia a invadere il mio corpo.
Sei esplicito.
Mi vuoi. Fortemente.
E mi dici come. Dettagliatamente.
Mi dici cosa mi vuoi fare, in che modo, per quanto tempo.
Vuoi il mio corpo.
Vuoi la mia anima.
Vuoi farmi godere.
Vuoi concupirmi.
Vuoi consumarmi.
Vuoi farmi impazzire.
Non dovrei, ma leggendo la mia mano non riesce a stare ferma.
Scende.
Sente il calore tra le cosce.
Attraverso i pantaloni.
E' più forte di me... il mio corpo vuole quelle attenzioni.
Quelle che tu prometti.
Eccitata arrivo in fondo alla mail.
Deglutisco.
Mi lecco le labbra.
Chissà se ci vedremo mai...

martedì 12 giugno 2012

Gli effetti della crisi - cap. 2


“Vado a prendere dell’acqua” Si alza, perfetto nella sua abbronzatura integrale.
Mi stiracchio sul letto. Dio che scopata! Se fosse sempre così facile guadagnare 2000 euro!!!
Lenzuola profumate. Cuscini morbidi. Colori maschili. Tutto è perfetto. Peccato che … vabbè!

“Spero che tu non ti sia addormentata…”
Sono a pancia in giù col viso affondato nel cuscino. Giro la testa “No, pensavo che non ho finito con le camicie”
“Dimentica le camicie e girati! Ho voglia di leccarti!”
Eseguo. Apro le gambe e mi offro. La vista delle mie labbra semirasate gli fa spuntare un sorriso.
“Perché non sono rasate del tutto?”  “Per ricordarmi che non sono una bambina… e per ricordarlo a chi ci si avvicina…”
Sale sul letto e si posiziona tra le mie gambe, appoggiato sui gomiti. Le sue dita ora mi toccano per la prima volta… beh, erano sui fianchi, ma non è che hanno toccato, lì hanno lasciato l’impronta!

domenica 10 giugno 2012

Arrivo!

"Ciao, a che ora finisci di lavorare?"
"Posso mollare alle 4. Ti va bene?"
"Cosa dici a casa?"
"Cosa dovrei dire?!?!? Che vado con le amiche all'aperitivo!"
"Sei impagabile!"


Suono, non chiede nemmeno chi è. Apre. Non faccio in tempo a fare un respiro che le sue braccia si sono impossessate del mio corpo, le sue mani sul mio seno, la sua bocca sulle mie labbra.
"Posso togliermi il cappotto?" un filo di voce sussurrato mentre la testa si sposta da destra a sinistra. Mica si può baciare solo in un verso... non quando ho fame di sesso, almeno...

giovedì 7 giugno 2012

Gli effetti della crisi


Maledetta crisi! E maledetta me che ho voluto a tutti i costi comprarmi quell’appartamento!
Tra mutuo e spese correnti! Cazzo! Non ce la faccio! Ah, ma piuttosto che chiedere aiuto ai miei vado a fare i mestieri!
Altro che mestieri! Io odio fare le pulizie! Meglio stirare, sì, quello non mi crea alcun problema.
Così un’amica mi mette in contatto con alcune famiglie bene e inizio il mio dopolavoro…
Oggi ho un nuovo cliente. In un bel quartiere.
“Sono qui per lo stiro!”   “Sesto piano!”  Palazzina signorile, immersa nel verde. Zona tranquilla. Questo dev’essere pieno di soldi!
Quando si apre la porta c’è un attimo di silenzio: mi è mancato il fiato! È bello come il sole, abbronzato, capello corto, moro, bel fisico. Una camicia bianca leggermente aperta che lascia intravvedere il torace glabro. Ha più o meno la mia età. Un bel sorriso.
“Buongiorno! Ci siamo sentiti ieri… per le camicie…”
“Sì, scusa, scusi, volevo dire… da questa parte…”
Mi accompagna a una stanza in fondo a un corridoio. E ha anche un bel fondoschiena!
“Ecco la lavanderia, le ho tirato fuori l’asse e il ferro… Lì ci sono le camicie da stirare, le appenda qui, che non mi piace che siano piegate. Lì davanti c’è il bagno. Se le serve qualcosa mi chiami.”
Sparisce. Vado in bagno e mi cambio, che non posso certo stirare in tailleur. E comincio. Un esercito di camicie! Ma non c’è problema.
Un paio d’ore ed ho finito. Ci accordiamo per la prossima settimana…
“Può venire venerdì pomeriggio?” “Certo, sì, nessun problema. Arrivederci”

mercoledì 6 giugno 2012

Caro diario


Giovedì

Che bello, non ci credo! Mr X mi ha chiesto di uscire!!!
No, beh, non di uscire… mi ha chiesto se domenica voglio andare a fare un pic nic con lui. È la stessa cosa, però! È come uscire! Anzi, è meglio! Non vedo l’ora che sia domenica!
Che cosa mi metto????

Sabato

Domani!!!!! Domani il pic nic!!! Ho deciso per il vestitino viola. Anni ’50, con i bottoni davanti. Carino, leggero, mi sta bene, mette in risalto le mie curve… Grazie Natura! Fianchi e seno di giusta rotondità, golosi da afferrare e strizzare. Diversa sempre da quelle ragazze secche secche che vanno di moda oggi e mai che riesca a comprare una camicia che non riesco a chiudere i bottoni. Ma quanti sguardi ha attirato questo mio seno! E quante mani hanno attirato le curve dei miei fianchi e del mio culo…
E so bene che a Mr X le mie curve piacciono parecchio! Mi guarda sempre come se mi stesse spogliando… come se stesse sbucciando un frutto, un frutto proibito.
Non vedo l’ora che sia domani!!!

Domenica

Che giornata! Caspita! Mi manca il fiato! Sono così … contenta, eccitata, soddisfatta, emozionata…
Da dove cominciare?

lunedì 4 giugno 2012

Il mio capo - cap. 2


“Mentre qui invece devi compilare…”  “Ma sì, ma sì! Ho capito! Non serve che me lo ripeti ancora una volta!”  “Non è che…”  Bzzzzzzzzzz
“Giada? Tu e Paola nel mio ufficio!” click
Sembra un po’ contrariato…
“Eccoci” Eh, sì, è proprio contrariato. Gli si è formata quella rughetta in mezzo alla fronte… speriamo bene.
“Vorrei capire cosa è successo alla mia agenda!”
“Ho pensato di apportare delle modifiche, spero non le dispiaccia, così è più organica, esteticamente più bella e…” “Basta così! Giada, le hai dato tu il permesso?”
“No, capo, è stata una sua iniziativa. Io le avevo spiegato come doveva essere fatto.”
“E perché non hai seguito le istruzioni di Giada, di grazia?”  Ahi, questo tono non mi piace nemmeno un po’… l’ultima volta che l’ho sperimentato mi faceva male sedermi per 4 giorni…
“Io credevo… pensavo… nell’ottica di ammodernamento dell’ufficio che stiamo tenendo…”
“Zitta!” Ora è veramente furioso. “Giada, tu avevi la responsabilità di supervisionare il lavoro di Paola. Lei ha sbagliato. Ma hai sbagliato anche tu. Lo sai vero?”
“Sì, capo. Non ho scusanti. Avevo già messo in agenda la punizione.”

sabato 2 giugno 2012

Breve, brevissimo...

Sulla sedia.
Accovacciata su di te.
Al momento di massima tensione.
Le mie unghie sulla tua schiena.
Le tue dita nella mia carne.
Respiri pesanti. Cuori impazziti.
Gocce imperlano la fronte.
Tensione.
Spasmo muscolare...
Dita dei piedi arrotolate...
"Sto..."
La tua forza a sostenermi, alzarmi, premermi, spostarmi.
"... venendo...."
I miei muscoli che tremano per poi far partire gli spasmi.
La testa che si rovescia all'indietro.
Il tuo ruggito sul mio petto.
Ansanti ci fermiamo.
Appagati.
Annaspando per un po' d'aria.

"Mi avrai lasciato i segni"
"Speriamo che tuo marito non se ne accorga"

venerdì 1 giugno 2012

Smeraldo notturno con ritmo - cap. 1


Questo è un racconto a quattro mani con l'amico Sbronzolo.
E' un racconto, quindi fantasia... forse...


1. Tuz,tuz,tuz,tuz


Tuz,tuz,tuz,tuz
Ma che cazzo ci faccio in discoteca il sabato sera!

Tuz, tuz, tuz, tuz
Torme di ragazzini si agitano, si scontrano, si approcciano

Tuz, tuz, tuz, tuz
Sono fuori quota ormai, però agli amici sedotti e abbandonati come si può rifiutare la compagnia nella sbronza consolatoria con la speranza di abbordare il famoso chiodo schiaccia chiodo. Dai che stasera devo fingere di essere felice e fare da motivatore al tapino. Persino mia moglie mi ha canzonato con un sms quando ha saputo dov'ero!

Uffa....si bellissimo, uh se mi sto divertendo,...si la vedo quella bella figa...(avrà 20 anni tutti insieme, ce ne vogliono due per fare i miei!), siiii me la scoperei, anzi vai tu che sei un martello, dai vai a conoscerla...ti aspetto...

Tuz, tuz, tuz, tuz,
Mojito...a quanti sono? bah dettagli... 
Sguardo circolare che comincia ad essere leggermente vacuo: alcool o sonno? Dai, su prendiamo un po' d'aria! La discoteca affaccia su una splendida terrazza dove i fumatori sfogano il vizio, il volume della musica diventa sopportabile e consente di scambiare qualche parola non urlata a squarciagola. Accendo pure io la piccola brace e aspiro vorace la prima boccata.

Due occhi verdi, verde smeraldo, la prima cosa che noto di lei. E' scostata dal gruppo che pare essere di suoi amici. Sembra triste, pensierosa. Le braccia incrociate in grembo. Giochi di luce la illuminano a scatti: ma tenete ferma la luce che mi sembra di guardarla in diapositiva! Mi vede e gli occhi mutano d'espressione: non più placidi e riflessivi, un lampo di fiera sfida. Che cazzo hai da guardare il loro messaggio. Mii che caratterino, quella graffia ne sono certo....e andiamo a farci graffiare un po'....