... e incursioni di Sbronzolo...
...

giovedì 25 settembre 2014

Haiku - 16


Tuoni nel cielo
sconquassano l'anima
mancanza di te.





La rabbia sale
"ti voglio bene, lo sai"
parole vuote.




Serve silenzio
per immergermi in me
... e guarire da te


(lo so, l'ultimo eccede di una sillaba... ma così, con quella e è più bello!)

giovedì 31 luglio 2014

Pensavo succedesse solo nei film... (prima parte)

Già, incredibile... che succeda a me, poi!!!
beh, insomma...
Sabato sono andata al matrimonio di un amico. Un buon amico. Fuori città.
Conoscevo poca gente, perché lui è di fuori e la maggior parte degli invitati erano amici e parenti del suo paese d'origine. Ci saranno state, mah, sei persone che conoscevo, e con due di loro non avevo intenzione di avere nulla a che fare.
Quindi mi ha messo in un tavolo pieno di cugini e amici con la sicurezza che in mezzo alle persone che non conosco dò il mio meglio.
Già, perché quando non conosco nessuno, mi lascio andare delle mie timidezze, delle mie inibizioni, tolgo la maschera e divento simpatica e divertente e rumorosa.
Un bel tavolo rotondo. Una decina di persone, gran parte maschi della mia età, simpatici e piacevoli. E devo dire qualcuno decisamente molto piacente.
Si chiacchiera amabilmente, si scherza sugli sposi. Mi rivelano cose del mio amico che ancora non conosco. E poi il cibo.
"Certo che è bello vederti mangiare!" dice uno di fronte a me, dall'altro lato del tavolo, nel trambusto attorno a noi. La voce non è forte, ma parla guardandomi negli occhi ed è chiaro che lo sta dicendo a me.

martedì 13 maggio 2014

Rosa, Rosae, Rosae... era così???

"dai... mi manchi.... vieni a trovarmi!"
Le amiche di lungo corso... Puoi fare quello che vuoi, ma prima o poi ci si rivede, ci si re-incontra, ed è tutto come prima.
Con Giovanna è stato così. Ci siamo trovate grazie a Facebook dopo esserci perse da milioni di anni, ed è stato come se quei milioni di anni fossero passati in un respiro, come se il mio ultimo "Ciao Giovi, ci vediamo alle prossime vacanze" fosse stato veramente pronunciato solo ieri. Invece...
Quelle vacanze non ci sono state. Le famiglie hanno deciso diversamente. E noi ci siamo perse.
Potenza dei social network!
Sono su un aereo diretto a Roma. Mi verrà a prendere a Fiumicino. Spero di non sbagliare uscita come mi è invece capitato l'ultima volta che sono stata qui. Ho girato per mezz'ora all'interno dell'aeroporto senza capire dov'ero e senza trovare chi mi aspettava!
Giò si è trasferita nella capitale per lavoro, come tanta altra gente. E' contenta, ma non è proprio come a casa. Durante il tragitto verso casa sua parla e parla. E io seguo e poi blatero senza sosta. Quando ci vediamo siamo come le ruote dei mulini: senza posa, senza tregua, parliamo in continuazione, ridendo come ragazzine e muovendoci come se avessimo l'argento addosso.
Che bello tornare adolescenti!
Giovanna ha un bell'appartamento, confortevole quanto basta per sentirsi al sicuro, arredato quanto basta per sembrare casa. C'è anche la camera degli ospiti, ma per questo weekend dormiremo insieme. Il nostro primo pigiama party!!!
"Domani ti porto in giro per la città. Poi la sera ti presento un gruppo di amici... sono simpatici. Ci divertiremo!" questa la sua buonanotte.

mercoledì 30 aprile 2014

Stento a riconoscermi.

Stento a riconoscermi.
Mi guardo allo specchio: capelli arruffati, occhi cerchiati, rossetto sbavato, segni di dita sul seno, una traccia umida sulla pancia. Il segno del piacere. Non mio.
Già… avevo bisogno di una distrazione,  ma francamente non era questo quello a cui avevo pensato. Una lei-lui… no, cioè… nemmeno so come si definisce… una lesbica che si comporta come un uomo. E pure prepotente.
Oggi era stata una brutta giornata in ufficio. Pesante, impegnativa, cruda. Così prima di andare a casa mi sono scelta un bar e ho optato per un bicchiere di smemorello. Insomma, ho lasciato scegliere al barista cosa facesse al caso mio.
“Brutta giornata?” chiede lui. La mia faccia evidentemente parlava da sola.
“Si, fammi dimenticare. Dammi qualcosa che mi stordisca e mi tiri su…”
Nemmeno mi sono accorta che il bar era pieno. Ragazzini universitari che per sentirsi grandi si fanno di Aperol Spriz come se fosse acqua. E per fortuna che è vietato fumare, altrimenti sarebbero come ciminiere. E sono rumorosi. Perfetto per la mia fine giornata!
“Scusa!” un ragazzotto brufoloso mi guarda dopo avermi dato uno spintone “Ops…Scusi…” e si allontana sogghignando.
Già, sono vecchia… anche i vecchi hanno bisogno di staccare. Che poi tu, da cosa stacchi?!? Dai brufoli???
In quella, torna il barista con un bicchiere enorme con dentro un liquido dello stesso colore del Coccolino.
“E’ per me quella cosa???”
“Vedrai che ti farà bene!” e dagli con sto TU. Ho 40 anni!!! Non sono una ragazzina come ‘sti qua e vorrei ogni tanto che mi si desse un po’ di credito! Cazzarola! Ho anche un posto di prestigio in azienda!
Grugnisco pensando a tutto questo e odoro il detersivo… ha un buon profumo di cocco e di spiaggia… già così mi porta via. Bah… proviamo…
“Poi dimmi com’è…”
Giro gli occhi da sopra il bordo del bicchiere e vedo due occhi verdi che mi guardano.

martedì 15 aprile 2014

Luce

"La luce è perfetta qui!" dici sorridente da dietro l'obiettivo della macchina.
Rido di gusto e mi allungo un po', allargo le braccia in un gesto che chiama, inclino la testa e tu scatti.
"Muoviti!" suggerisci con un trillo.
Inclino la schiena indietro, scuoto la testa a muovere la mia cascata di ricci, porto le mani in alto piroettando e volgendoti la schiena. La curva delle spalle scende ripida, il mio corpo forma una C dalla punta delle mani alla punta dei piedi, con il culo che sporge un po', ma una bella C...
"Sei splendida! Vienimi incontro, ora!"
Giro solo la testa, e ti guardo da sopra la spalla. Continuo a sentire i tuoi click click click e fingo che siano una musica su cui danzare.
Mi avvolgo su me stessa volgendomi verso di te, inclino la testa in avanti e faccio un paio di passi. Alzo il viso e scendo, a quattrozampe.
"Si, dio!, così... dai... verso di me..."
Ancheggiando provocante e sinuosa mi avvicino, ti guardo dritto negli occhi attraverso l'obiettivo della macchina. Sorrido e vedi il lampo nei miei occhi.
Mi sollevo. Sempre in ginocchio, gambe leggermente larghe, corpo dritto, braccia al cielo, viso rivolto in su. click click click.
Mani sui seni. A coprire. Ti guardo languida e chiudo le gambe pudica.
Poi stringo le dita a far scoppiare la pelle strizzata, le ciocche di capelli negli occhi. Le gambe che si allargano, il corpo che scende. Una goccia sul pavimento.
"... Oh..." click, click, click... sei senza fiato.
Il mio sguardo fosco non cela più l'eccitazione che mi ha provocato la tua idea della sessione fotografica. La voglia è ormai cresciuta. E' palpabile. E' liquida. Lì, in quella goccia sul pavimento. Che raggiungo con un dito... e mi porto alle labbra.
click click click
La mano scende. Va al mio sesso.
"Metti il cavalletto e l'autoscatto, tesoro... non posso fare da sola..."

giovedì 20 marzo 2014

... voglia...

ho voglia di farlo sulla spiaggia
ho voglia di sentire la sabbia tra le dita dei piedi
ho voglia di essere all'aperto, con te
ho voglia di sentire il rumore del mare, e seguire il suo tempo
ho voglia della desolazione di una spiaggia deserta fuori stagione
una di quelle spiagge che d'estate sono un brulicare di lucertole
una di quelle spiagge dove d'inverno puoi camminare per ore senza incontrare nessuno
una di quelle spiagge dove d'estate i ragazzi di sera si imboscano tra gli ombrelloni per rubarsi le prime esperienze
una di quelle spiagge che ti fanno sentire bene

ho voglia di farlo al sole
ho voglia di farlo nuda
ho voglia di sentire l'odore della salsedine
di avere la sabbia tra i capelli perché mi hai preso con tanto impeto che non sono nemmeno riuscita a mettere giù l'asciugamano

ho voglia di farlo...

mercoledì 19 marzo 2014

odore

mi manca il tuo odore
quello che mi restava sulla pelle
quello che mi restava sulle labbra
quello che emanava dal mio corpo

mi manca il tuo odore
quello che annusavo al primo abbraccio
quello che avevi dopo un amplesso
quello che sentivo ancora dopo ore, inebriata di te

mi manca il tuo odore
quello che diceva che ero tua
quello che diceva che eri mio
quello che ora vorrei sentire...

lunedì 10 marzo 2014

... e poi torniamo a vivere... (parte 2)

“si, farti mangiare…” dice mà.
Sono sempre più perplessa. Ok, ho sentito di cene servite da personale più o meno discinto. E ho anche sentito di cene servite usando persone come piatti (beh, l’ho pure visto in Sex and the City… e Sam era strafiga in quella scena!!!) ma come pietanza…
Leggono la mia perplessità.
“mà, forse è il caso che le spieghi meglio… sarebbe brutto perderla, guarda che corpicino!!!” dice il ragazzone dandomi una pacca sul culo.
“ehi! sono contraria ai rapporti troppo stretti con i datori di lavoro!”
Ridono. Di gusto. Ma non era una battuta. Ho già perso un posto a causa di sguardi troppo penetranti che si sono trasformati in penetrazioni di altro tipo… mannaggia… ed era un posto ben pagato… certo c’è da dire che il capo ne valeva la pena: un corpo da sballo che sapeva usare in modo egregio!
“mmmm…” pensa, mà pensa… “la mia idea è di preparare un cibo particolare… si tratta di una pasta che si accordi con il gusto di chi la serve…”
Uddiu… mi sta sorgendo un dubbio su dove vuole andare a parare questa.

mercoledì 26 febbraio 2014

... e poi torniamo a vivere... (prima parte)


La mia immaginazione a volte è più fervida di quanto io stessa creda. Così mi sono trovata a vivere qualcosa che mi sembrava banale. Già... se ne sentono talmente tante... e se ne leggono ancora di più!
Che io di cose (cosacce a dire il vero) ne leggo tante. In fin dei conti cos'altro ho da fare?!?
Come tanti giovani della mia generazione non ho un lavoro e non studio. Non che io non ne abbia voglia, solo che studiare ormai non serve più, ho la laurea, pardon, il magisterium dato che mi sono fatta quel cazzo di 3+2 del tutto inutile. E di lavoro non ce n'è. Siccome non ho spintarelle, bustarelle, raccomandazioncelle non mi resta che starmene a casa o in un bar ad aspettare e ammazzare il tempo e lo ammazzo leggendo le cosacce che si trovano online.
Certo, ufficialmente compilo cv, cerco lavoro, rispondo a tutti gli annunci che trovo. E lo faccio sul serio, eh! solo che dopo un'oretta non è che rimanga molto da fare...
Così, per non dare pensiero alla mamma resto in giro.
Se posso mi imbuco in qualche biblioteca con il mio pc, oppure in qualche caffè. Ma se il tempo è bello come in quest'ultimo periodo prendo il mio scooter e vado a fare un giro o a trovarmi un posto dove bighellonare.
Beh... gironzolando in collina per strade che non conoscevo sono stata colta da un'epifania: il panorama più bello mai visto prima. Ho fermato lo scooter, mi sono tolta il casco e mi sono messa sul ciglio a guardare lontano, assorbendo la meraviglia della natura che mi circondava.
Lì in piedi, con la bocca semi aperta non so quanto tempo ci sono stata, ma dovevo essere completamente assorta perché non mi sono nemmeno accorta che qualcuno si fosse fermato dietro di me.

giovedì 23 gennaio 2014

... sto... per...


...stringo forte le gambe, contraendo i muscoli delle cosce, per godermi fino all'ultimo quella sensazione, per trattenere l'ultimo spasmo di quest'orgasmo...
la lingua ancora appoggiata all'angolo della bocca leggermente aperta, il respiro rotto.
il seno che si alza ritmicamente... sento che sto rallentando...
"no, non chiuderti... apri le gambe"
la tua mano sul mio ginocchio, dolcemente mi apri le gambe.
dalla fessura degli occhi ti vedo: in ginocchio davanti a me, il sesso eretto, ti sei goduto lo spettacolo da vicino.
"toccati" mi avevi detto. e io l'ho fatto. mi sono messa davanti a te e ho stropicciato il mio clitoride fino ad esplodere per te.

mercoledì 22 gennaio 2014

domani


... poi le chiesero se era d'accordo...
silenzio
silenzio
silenzio
"ammetto che...
.... mmmm ...... no... a dire il vero .... non so...
             .... mi state chiedendo qualcosa che sì, ok, lo ammetto...
... mi stuzzica...
... tanto mi stuzzica...
però... non so... non credo di avere il coraggio....
la mia vita, le mie scelte, il mio modo di pensare fino ad ora sono sempre stati "imbrigliati" in schemi che ai vostri occhi possono essere... scontati... sono normali schemi mentali...
... si...
... banali...
... bloccanti...
... limitanti...
... in fin dei conti...
beh... perché non dovrei... non so...
... lasciarmi andare...
... lasciar fluire...
... vivere più intensamente...
... non so..."


"non penserai che ti lasciamo molto tempo per pensarci, vero?!?"
"un po'... per favore... io..."
"ci ringrazierai, dopo. sappilo..."
"lo so... però... gli schemi di una vita... romperli..."

"domani, non più tardi di domani. avrai nostre notizie"

"si... domani... domani saprò rispondere"


lunedì 20 gennaio 2014

Delusioni

Nel vuoto più assoluto
Rendersi conto dell'assenza
Il disinteresse pregnante
Il silenzio assoluto
Nelle parole senza significato.
Chiedersi poi il senso
Il motivo sottostante
Il rifiuto dell'esternazione
La cura all'alienazione.
E rispondere con una lacrima
Che riga la guancia
E segna un solco
nell'anima.

venerdì 3 gennaio 2014

Haiku - 15 - non esatti

nuvole nere
anima inquieta
bramo serenità



impasticcata
avvelenata dalla vita
amucchio dolore



liberami
da questa gabbia stretta
sennò muoio