... ci sono cose di te che ignoro...
deliberatamente
ma non ti ignoro.
... ci sono cose di te che odio...
istintivamente
ma non ti odio.
... ci sono cose di te che mi attirano...
intimamente
ma non mi avvicino.
... ci sono cose di te che mi repellono...
completamente
ma non mi allontano.
... ci sono cose di te che mi mancano...
visceralmente
ma non posso averle
... ci sono cose di te che sento
inaspettatamente
ma non lo do a vedere.
... ci sono cose di te che amo...
profondamente
... ma... mah!
... e incursioni di Sbronzolo...
...
lunedì 14 ottobre 2013
mercoledì 18 settembre 2013
Mal di testa
Buio. Non capisco. Ero …
dov’ero? Ah, si…. ricordo… cacchio che mal di testa!
Di nuovo sono andata a
ballare in quel posto del tubo. Mi ero ripromessa di non andarci più, invece
non ho resistito alla tentazione.
Già… una sessione
intensiva di salsa. Corpi che si muovono a ritmo. Coppie instabili. Un nuovo
partner ad ogni canzone. Sì… mi sono proprio divertita, come ogni volta.
Solo che ora… cazzarola
che mal di testa…
Chissà poi perché in quel
posto fumano così tanto… e non sigarette, che sono vietate, no…
E io fumatrice passiva…. E
ogni volta il mal di testa il giorno dopo.
Beh, forse un’aspirina può
aiutarmi. Allungo il braccio verso il comodino per accendere la luce.
Ehm… dov’è il comodino? La
mano incontra qualcosa di morbido, qualcosa di peloso… sento un mugolio. Uddiu!
Mi sa che non sono tornata a casa mia ieri sera. Devo sforzarmi di ricordare…
“mmmm … sei sveglia???” è
una voce femminile.
In effetti ricordo di aver
ballato con un paio di ragazze. Di gran belle ragazze. Che non hanno trattenuto
le avances tra l’altro.
Sforzati, Gil, pensa… con
chi sei andata via? dove sei andata? e soprattutto… cosa ci hai fatto con
questa ragazza???
martedì 17 settembre 2013
Haiku - 14
fammi brillare...
rendimi la tua stella...
valorizzami!
tu mi hai scelta
per la mia fisicità
non cambiarmi
mi hai cercata
mi hai voluta
quinidi... ora... fammi tua!
mi chiedi di più
oltre i miei limiti
costantemente
rendimi la tua stella...
valorizzami!
tu mi hai scelta
per la mia fisicità
non cambiarmi
mi hai cercata
mi hai voluta
quinidi... ora... fammi tua!
mi chiedi di più
oltre i miei limiti
costantemente
giovedì 5 settembre 2013
E poi dicono che non sono equilibrata
E poi dicono che non sono equilibrata… tzè!
Già, stasera sono stata equilibratissima, mi sono divisa nel
modo più giusto: hanno avuto entrambi tutto di me.
Sì, perché è da un po’ che si lamentavano, ognuno per conto
suo, separatamente, che non mi concedevo completamente.
“Ma insomma… non è mica facile avere tutto il tempo
necessario per entrambi!” così ho detto. L’ho detto all’uno come all’altra. In
tempi diversi, ovviamente. L’idea l’ha avuta lei…
“Sono disposta a dividerti con lui pur di averti.”
“Mi dividi già con lui… siamo a settimane alterne, nel caso
non te ne fossi accorta.”
“No, intendevo in contemporanea. Tu, io e lui…”
“Stai dicendo… quello che penso??? Tu e lui?!?!?”
“Si”
“Ma a te gli uomini non piacciono…”
giovedì 22 agosto 2013
Haiku - 13
Tu sei lontano
voglia indicibile
mi calamita.
La sorveglianza
continua ancora...
ma quando finirà???
Stelle cadenti
desideri inespressi
affiorano...
voglia indicibile
mi calamita.
La sorveglianza
continua ancora...
ma quando finirà???
Stelle cadenti
desideri inespressi
affiorano...
martedì 20 agosto 2013
... underskin ...
I've got you under my skin.
I've got you deep in the heart of me.
So deep in my heart that you're really a part of me.
I've got you under my skin.
I'd tried so not to give in.
I said to myself: this affair never will go so well.
But why should I try to resist when, baby, I know down well
I've got you under my skin?
I'd sacrifice anything come what might
For the sake of havin' you near
In spite of a warnin' voice that comes in the night
And repeats, repeats in my ear:
Don't you know, you fool, you never can win?
Use your mentality, wake up to reality.
But each time that I do just the thought of you
Makes me stop before I begin
'Cause I've got you under my skin.
I would sacrifice anything come what might
For the sake of havin' you near
In spite of the warning voice that comes in the night
And repeats - how it yells in my ear:
Don't you know, you fool, ain´t no chance to win
Why not use your mentality - get up, wake up to reality?
And each time I do just the thought of you
Makes me stop just before I begin
'Cause I've got you under my skin.
And I like you under my skin.
lunedì 19 agosto 2013
Frenesia
Il mio corpo non resiste…
La voglia di te cresce, è tanta, è intensa.
La lontananza invece di appannarmi amplifica il desiderio.
Inutile sperare di incontrarti. Sei a chilometri di
distanza, lontano da me, intento in qualcosa che non puoi lasciare per correre
qui, per soddisfare il mio bisogno.
Il mio bisogno di te…
Raccontare, sì, questo posso. Raccontarti cosa mi fa fare il
bisogno, come mi fa sentire pensarti, come famelicamente guardo in giro nella speranza
della tua apparizione.
Ancora alcuni giorni devo aspettare. Ma non ce la faccio
più.
Il ricordo delle tue mani sul mio corpo, ad esplorarlo a
curarlo, a coccolarlo, mi fa fremere di desiderio. Inutilmente le cosce si
stringono a cercare di dare un sollievo alla voglia. Inutilmente con le gambe
aperte e senza intimo approfitto dell’aria condizionata. Inutilmente la mia
mano strofina tra le mie cosce.
Momentaneo e fugace il sollievo di un orgasmo rubato
strofinando disperatamente il mio corpo.
Momentaneo e fugace … da lasciare ancora voglia. Ancora il
bisogno di chiudere forte le cosce e pensare che tu sia lì.
Immaginare il mio corpo riverso sul tuo letto. Il tuo corpo
sopra il mio. La tua bocca sul mio collo. Il tuo sesso nel mio sesso. Il tuo
piacere nel mio piacere…
Aspettare… e regalarmi momentanei e fugaci sollievi…
giovedì 11 luglio 2013
Panchina
“Distenditi, appoggiati qui” mi dici invitandomi ad allungarmi
sulla panchina e appoggiare la testa sulle tue gambe.
Un gesto semplice. Una posizione comoda. Per passare un’oretta
all’ombra a prendere il fresco.
Parliamo. Di questo, di quello, della città, dell’aria…
Poi il tuo sguardo corre dal mio viso al mio corpo. E la tua
mano non riesce a stare ferma. La sposti sul mio corpo. Ti allunghi per
percorrermi. Come ingorda la mano scorre dal collo al seno alla pancia all’inguine
alle cosce e torna su. Indecisa su dove fermarsi. Affamata delle mie curve.
Bramosa del mio calore.
Il tuo sguardo muta. Il mio sguardo muta.
Ti pieghi su di me e mi baci. “Ti voglio” sussurri tra le
mie labbra.
Famelica frenesia di un bacio profondo. Già dice tutto di
noi. Affamati l’uno dell’altro. Tesi nella ricerca di sensazioni che ci
riempiano.
La tua mano scivola dentro i miei fuseaux. Le tue dita
scivolano dentro il mio corpo.
Gemiti scivolano dalla mia bocca alla tua.
“Ti voglio” sussurri tra le mie labbra staccandoti.
Mi giro un po’. Mi strofino sul tuo corpo. Sbottono i jeans.
Ti faccio mio.
Su una panchina. All’ombra. Godendoci il fresco… ci siamo
goduti noi.
martedì 2 luglio 2013
Buon Compleanno...
Ed ecco qui il
mio primo scritto in assoluto… Febbraio
2012
Credo di essere un po’
cresciutaGli occhi persi negli occhi.
Le bocche che si muovono articolando parole a caso.
Una risata... vuol dire che i cervelli non sono del tutto assenti. Ma il sorriso cambia. Lui improvvisamente si fa sornione, si avvicina. Lei si lentamente si lecca il labbro inferiore, mordendolo poi dolcemente. Il braccio di lui la circonda, la mano scorre sulla schiena di lei e lui si avvicina.
"Buon compleanno" le sussurra in un orecchio, mentre appoggia la guancia alla guancia in un finto bacio.
"Ancora auguri... è un regalo speciale che voglio, non gli auguri" pensa lei.
Ma lui deve averle letto nel pensiero. La mano sulla schiena tira dolcemente e lei si ritrova avvolta in un abbraccio inatteso con le labbra appiccicate alle sue. In modo altrettanto inatteso scopre che anche lui non aspettava che l'occasione giusta per far sfociare questa attrazione in un bacio intenso e appassionato.
Poi le porte dell'ascensore si aprono e la realtà torna prepotente.
I corpi si staccano. Lo sguardo si addolcisce. La distanza aumenta.
Resta il calore del corpo, il battito accelerato, lo stupore... e quel buon sapore sulle labbra: il sapore di un bacio rubato, inatteso, insperato.
"A domani!"
E' una promessa di attesa....
lunedì 1 luglio 2013
Haiku - 12 (lamentele)
cosa volete?
ancora sangue da me???
datemi tregua!!!
Guardo in giro
attesa estenuante...
quando arrivi???
Scuse? ancora?
ed io? quando vengo io???
... dopo di tutto...
ancora sangue da me???
datemi tregua!!!
Guardo in giro
attesa estenuante...
quando arrivi???
Scuse? ancora?
ed io? quando vengo io???
... dopo di tutto...
mercoledì 26 giugno 2013
Haiku - 11
Il mondo sfuma,
i pensieri svaniscono...
sono con te!
Gemiti muti
vocali espirate
sei dentro di me
Serenamente
mi vivo quest'attimo
intensamente
i pensieri svaniscono...
sono con te!
Gemiti muti
vocali espirate
sei dentro di me
Serenamente
mi vivo quest'attimo
intensamente
lunedì 24 giugno 2013
Quercia
Distesa, in panciolle, a guardare il cielo tra le fronde.
Ascoltare il cinguettare delle cince e chiedermi
come potrebbe essere stare lassù.
La pace attorno.
E il mio pensiero a te.
Te che mi hai riempito il cervello e che hai intriso le mie nottate.
Intriso di umido, come le lenzuola dopo i nostri incontri.
Come la mia pelle dopo il tuo passaggio.
Come il mio pensiero dopo un tuo sguardo.
... intriso di te...
giovedì 23 maggio 2013
Anniversario
“Ho un regalo per te”
Così mi hai detto al
telefono. Festeggiamo l’anniversario, qualcosa me l’aspettavo. Ma mai avrei
creduto…
Imbarazzata e contenta ero
già organizzata. Già… ingenua… ti avevo comprato quell’orologio che ti piace
tanto, cronometro con tutte le funzionichessoio, lo guardavi sempre in tutte le
vetrine, era facile scegliere il regalo giusto.
“Ti vengo a prendere al
lavoro, passeggiatina, aperitivo e poi a cena.” Questi tuoi programmi lineari e
semplici mi fanno impazzire, perché so che non ci sarà assolutamente nulla di
lineare e ordinario nel programma. Mi stupisci sempre. Mi diverti sempre. Mi
lasci semplicemente senza fiato.
Così mi sono preparata
come piace a te. Un po’ sbarazzina, capelli sciolti, corpo liscio.
“Sei splendida!” sai quanto
mi piace quando mi fai i complimenti. Adoro riceverne anche se mi schernisco
sempre. Fin da ragazzina mi sono sempre sentita come il brutto anatroccolo… ma
da quando ho te sto diventando cigno.
Facciamo un lungo giro con
la macchina, andiamo in un a zona di mare ad annusare l’aria salmastra. Mi
siedo su una bitta e mi tolgo le scarpe. Godo del vento del cambio di marea: si
porta dentro questo profumo di vita che mi entra nell’anima e mi fa sentire
viva. Tu mi giri intorno. Hai la tua fedele macchina fotografica e mi riprendi
da tutti gli angoli.
“I tuoi capelli con questa
luce…” già, il sole di sbieco crea riflessi e colori che in altri momenti non
esistono e io mi beo di essere il centro del tuo mondo. Mi fai sentire
desiderata, venerata… tranquilla.
Nella piazzetta del paese
ci sono già i primi turisti anche se la stagione non è iniziata, e i vari
locali e bar con tutti i tavolini fuori fanno le prove per la prima ondata di
vacanzieri. La maggior parte degli avventori è maschile, una cosa misteriosa, e
io sento mille occhi concentrati su di me. Sarà che ho una strana luce negli
occhi quando sono con te, o saranno questi capelli sciolti che con il vento non
stanno fermi ad attirare l’attenzione.
giovedì 16 maggio 2013
Haiku - 10 (a tema)
nuovemozioni
domine assoluto
stai donandomi
parla, ordina,
comanda la tua schiava!
io eseguirò.
risvegli in me
un subbuglio dei sensi...
tua nell'anima.
domine assoluto
stai donandomi
parla, ordina,
comanda la tua schiava!
io eseguirò.
risvegli in me
un subbuglio dei sensi...
tua nell'anima.
mercoledì 15 maggio 2013
Haiku - 9
Trasudo sesso
si vede ad ogni passo
prendimi ora!
Verde vivido
il mio sguardo intenso
ti ipnotizza.
Immoto corpo
in vita inquieta...
oh, equilibrio...
si vede ad ogni passo
prendimi ora!
Verde vivido
il mio sguardo intenso
ti ipnotizza.
Immoto corpo
in vita inquieta...
oh, equilibrio...
martedì 14 maggio 2013
"Un filoncino, per piacere" - cap. 3
E’ passata più di una settimana…
Ho ancora i pensieri molto confusi, ma … mi manca il mio filoncino quotidiano. Ho rinunciato fino ad
ora, ma … ma che diavolo! Perché devo rinunciare a qualcosa di mio per quello
che è successo!
Prima di entrare in panificio guardo dalla vetrina. Luca è al
banco dei dolci, a quello del pane c’è Claudia. Ok, ce la posso fare ad
evitarlo.
Entro e senza guardarmi in giro mi dirigo da Claudia, certa di
riuscire a sbrigarmela in fretta.
“Oh, Carla, finalmente! Che fine avevi fatto? Sarà una settimana
che non ti si vede! Stavi male?”
“Si, non sono stata bene… mi dai un filoncino per piacere?”
“Immaginavo… sarà lo stress… ma c’è qualcuno che si occupava di
te? Sei sempre sola? Potevi chiamare, facevo venire Luca a portarti il pane…
vero Luca che andavi da Carla a portarle il pane???”
“Molto volentieri ci andavo!” e dicendolo mi guarda dritto negli
occhi a volermi trafiggere… come se l’avessi tradito. Io? Io tradito lui?
“Devo andare, sono in ritardo…”
lunedì 13 maggio 2013
Inaspettatamente
Inaspettatamente arriva la voglia
sale come un onda dalla pancia al cervello
fluisce e inonda
sbatte con forza in ogni anfratto
riempie e satura ogni pertugio...
come resistere... come?...
solo rimedio:
la soddisfazione, la rincorsa, il vibrato...
e poi...
poi...
poi la calma, la liquidità dei sensi, il sollievo dell'anima...
la soddisfazione della carne....
e infine...
le tue labbra...
sale come un onda dalla pancia al cervello
fluisce e inonda
sbatte con forza in ogni anfratto
riempie e satura ogni pertugio...
come resistere... come?...
solo rimedio:
la soddisfazione, la rincorsa, il vibrato...
e poi...
poi...
poi la calma, la liquidità dei sensi, il sollievo dell'anima...
la soddisfazione della carne....
e infine...
le tue labbra...
venerdì 10 maggio 2013
Haiku - 8
Discreto amor,
coprimi dei tuoi sguardi
dal buio t'amo.
Sorsi di te
soddisfano la sete
... mia sola acqua!
Osservi cauto
la luce nei miei occhi:
lussuria pura!!!
martedì 7 maggio 2013
Un dono
Me lo chiedi… lo vuoi.
Come tutti gli uomini. Mi è successo sempre.
Mi avete, avete il mio corpo, le mie mani, la mia bocca…
Ma no! Non basta! Voi volete di più! Sempre.
E io non mi dono.
Il mio retro, il mio posteriore, il lato B… insomma, il
culo per me è una cosa di immenso valore.
Non è una cosa che può prendersi chiunque. E’ un dono, il
dono più grande che posso fare.
E non è certo una cosa che hanno avuto in molti. Anzi. E
loro erano speciali. Molto. Immensamente.
mercoledì 17 aprile 2013
Pesante il cuore
si affanna a rincorrere un'emozione, un colore, una sensazione,
che non tornerà più,
che è scolpita indelebile, imperturbabile nell'anima.
E il pensiero corre
a rivoltar ricordi, a rinfrescare immagini, a dipingere scene,
che in fotogrammi scorrono nella mente.
E la mano trema
al pensiero di quanto ha sentito, di quanto ha fatto, della pelle che ha toccato, delle sensazioni che ha donato...
Vuota ora, la mano... incerta.
si affanna a rincorrere un'emozione, un colore, una sensazione,
che non tornerà più,
che è scolpita indelebile, imperturbabile nell'anima.
E il pensiero corre
a rivoltar ricordi, a rinfrescare immagini, a dipingere scene,
che in fotogrammi scorrono nella mente.
E la mano trema
al pensiero di quanto ha sentito, di quanto ha fatto, della pelle che ha toccato, delle sensazioni che ha donato...
Vuota ora, la mano... incerta.
lunedì 15 aprile 2013
Iris: spiaggiato a vista
La
giornata era cominciata bene: ignorata la sveglia e continuato il
sonno...nonostante il sole dalle persiane arrivi sempre sul volto!
Testa sotto il cuscino e via...
Wishing well di TTD'Arby invade le mie orecchie....ma chi cazzo tiene la musica così alta a quest'ora? Quelli del piano di sotto, al solito...insistono!
Troppo vicino per venire da un altro appartamento, viene dal mio....già: è la mia suoneria e il telefono giace tra i vestiti disordinati ai piedi del letto...chi sarà?
Wishing well di TTD'Arby invade le mie orecchie....ma chi cazzo tiene la musica così alta a quest'ora? Quelli del piano di sotto, al solito...insistono!
Troppo vicino per venire da un altro appartamento, viene dal mio....già: è la mia suoneria e il telefono giace tra i vestiti disordinati ai piedi del letto...chi sarà?
Primavera
si scatenano gli ormoni.
la saggezza svanisce.
i vestiti si fanno leggeri... si sfilano.
il cuore accelera.
i corpi si sfiorano.
le labbra baciano... mordono... si sfamano...
la voglia esplode ancora più forte.
più forte il contatto.
più intensa l'unione ... fisica...
il ritmo cresce
il bisogno sale
la tensione aumenta
il bisogno esplode ... sazio...
sconquassato il corpo
placato lo spirito
un'onda lambisce il corpo
e lo affranca.
desiderio soddisfatto
giace sul letto.
nessun ripensamento.
solo pace.
la saggezza svanisce.
i vestiti si fanno leggeri... si sfilano.
il cuore accelera.
i corpi si sfiorano.
le labbra baciano... mordono... si sfamano...
la voglia esplode ancora più forte.
più forte il contatto.
più intensa l'unione ... fisica...
il ritmo cresce
il bisogno sale
la tensione aumenta
il bisogno esplode ... sazio...
sconquassato il corpo
placato lo spirito
un'onda lambisce il corpo
e lo affranca.
desiderio soddisfatto
giace sul letto.
nessun ripensamento.
solo pace.
venerdì 12 aprile 2013
"Un filoncino, per piacere" - cap. 2
Letteralmente mi lancia sul letto. Cado su un mucchio di cuscini
sparpagliati: alcuni lungo la testata, altri sul bordo del letto altri in
centro. Mi ritrovo a cavallo di un cuscino lungo ed alto. Faccio per spostarlo
facendo perno su un piede e afferrandone un angolo per sfilarlo da sotto di me.
“Ferma!”
Luca si protende verso il letto, afferrando le caviglie apre e
solleva le mie gambe. Nell’operazione il mio sedere scivola sul cuscino e ci si
trova in mezzo e lui si piazza lì, a fallo eretto, in ginocchio sul letto,
davanti al mio sesso aperto sollevato dal cuscino.
“Ora sei perfetta… come quei vassoi di dolci della pasticceria
dove viene voglia di affondare per godersi tutta la crema”
Con un movimento fluido e deciso mi solleva il bacino tirando le
caviglie verso l’alto e inclinandosi un po’ in avanti mi infilza con il suo
sesso eretto. Un sospiro. Un lungo e profondo sospiro mi esce dalle labbra a
sentirmi di nuovo riempita dalla sua possanza.
mercoledì 10 aprile 2013
Haiku - 7
pur di averti
donerei l'anima
annullandomi...
sottomettimi!
fai di me la tua schiava,
dominami!
...mio Amore,
amami intensamente...
sono tua da sempre.
donerei l'anima
annullandomi...
sottomettimi!
fai di me la tua schiava,
dominami!
...mio Amore,
amami intensamente...
sono tua da sempre.
mercoledì 3 aprile 2013
Haiku - 6
cupo è il cielo
nuvole rincorrono
pensieri bui
sabbia bagnata...
dita intirizzite
scaldano pelle
brividi soavi
percorrono il corpo...
mi sento viva!
martedì 19 marzo 2013
Haiku - 5
sfrega la mano
guardando corpi nudi
onanista io
guardando corpi nudi
onanista io
puoi farti spazio
attendo un contatto
scopami forte
sento te in me
il tuo corpo nel mio
anime fuse
lunedì 18 marzo 2013
"Un filoncino, per piacere"
Sono proprio di cattivo umore stamattina. Mi ci vorrebbe un
qualcosa per tirarmi su... Un dolcetto, un pasticcino, della cioccolata…
Col solito passo spedito e distratto entro come una folata di vento in
panificio, come tutte le mattine.
"Un filoncino, per piacere" dico senza nemmeno guardare
chi c’è dietro al banco, ho solo visto che non c’erano corpi prima di me,
quindi è il mio turno, “e ancheeeee…… un krapfen alla cioccolata!” aggiungo con
gli occhi fissi sulla vetrina dei dolciumi. Che poi dico sempre che questo sarà
l’ultimo krapfen alla cioccolata, ma quando sono di quest’umore è l’unica cosa
che mi tira su.
“Abitudine o necessità impellente?” la voce non è quella della
solita commessa: è una voce maschile, calda e sonora. Tiro su lo sguardo e
incontro due occhi marroni profondi e intensi con ciglia lunghe e nere, che mi
fissano. Per una frazione di secondo mi dimentico completamente del mondo
attorno e anche del cattivo umore. Mi perdo in questi occhi sorridenti che si
sono incollati ai miei. Sento un brivido.
“Vedo che hai conosciuto Luca. E’ il nuovo commesso, sostituisce Marta che
è andata in maternità.” Dice Claudia, la titolare del panificio. Ho un
sospetto… Gli appoggia una mano sulla spalla e strizzandogli l’occhio mi dice
“Sai, l’ho preso per incrementare le vendite della pasticceria, le donne non
sanno resistere a uno sguardo come il suo… avrò il panificio pieno!”
Luca allarga un sorriso smagliante seppur imperfetto. Il viso non
è giovane, è segnato, anche se non si capisce se dall’età o dalla vita. Ma ha
un certo non so che… difficile da interpretare, un fascino, qualcosa… unico
nella sua imperfezione, ma perfetto così com’è.
martedì 12 marzo 2013
Guardo le tue donne.
Guardo le tue donne.
Da sempre, da tanto.
All’inizio non capivo. Non capivo te, non capivo loro. Non
capivo cosa ti davano, cosa ricevevano.
Così stavo lontana. E sbirciavo. Poi ti sentivo commentare.
Ci incrociavamo ogni tanto, frequentavamo gli stessi posti. E ti ascoltavo. Di
nascosto, nell’ombra. Ascoltavo e bevevo le tue parole. Ed ero ancora più
confusa.
Non ti capivo. Non riuscivo a mettere insieme quell’immagine
di te da solo con quelle tue parole, con l’immagine di te con le tue donne.
Stridevano. Era come se tu fossi due persone.
Poi… poi un giorno hai rivolto la parola a me. Sono rimasta
così stupita che al primo momento non sapevo cosa dire. Ma non volevo perdere
l’occasione. Dovevo, volevo trovare il modo di colpirti, di farmi apprezzare,
di guadagnare la tua attenzione.
Nemmeno ricordo cosa dissi. Però ho ottenuto quello che
volevo.
Abbiamo iniziato a incontrarci con maggiore frequenza. Ci
siamo fermati a parlare di noi, di quello che facciamo, di quello che ci piace,
di come viviamo, di cosa vorremmo, di cosa ci delude, di cosa ci fa piacere, di
cosa ci ha ferito e di cosa ci potrebbe guarire… Ci siamo aperti insomma. E ci
siamo avvicinati. Tanto. Forse troppo.
Ma ormai era fatta.
Lì ho iniziato a capire le tue donne, a metterle in
relazione con te, a capire cosa ti davano, e avevano senso. Loro e le tue
parole. Avevano senso. Erano perfette.
Poi il fuoco ci ha circondato. Ci ha riempito. Ci ha fatto
crescere. E’ divampato senza controllo.
Non potevamo più resistergli.
Siamo finiti uno nelle braccia dell’altro. Le nostre anime
si sono fuse. I nostri corpi si sono fusi, incastrati. Un incastro perfetto.
Incredibilmente perfetto.
Abbiamo vissuto dei momenti intensi, in cui ci siamo sentiti
vivi, in cui siamo rinati.
… forse per la prima volta…
… forse per l’ultima volta…
… forse solo io…
Ma abbiamo dovuto smettere di vederci.
Mi sono risvegliata in una realtà diversa. In cui tu non
potevi entrare. In cui io dovevo essere un’altra. Non più la donna che sono
stata con te. Un’altra me, più triste, più normale, più terrena.
Il mio mondo è diventato piccolo e buio. Grigio e opaco.
Abbiamo continuato ad incontrarci nei posti che
frequentiamo. Ma abbiamo cercato di stare lontani, perché ogni parola detta,
ogni sospiro, ci faceva male. Un male indicibile, insormontabile.
Risolvibile solo con un cambio drastico che avrebbe fatto
crollare completamente la vita di uno di noi. La mia.
Non potevo.
Ho iniziato a non capire più le tue donne. A non vedere più
il nesso. Perché non hai mai smesso di circondarti delle tue donne, in realtà.
E’ una parte bella di te, la tua coerenza. Ma io non ti capivo più.
Non vedo più. Continuo a guardarti quando ti incrocio, ma
ora è come se guardassi qualcuno che non conosco. Eppure tu sei coerente con te
stesso.
Evidentemente sono io che non sono più la stessa, che sono
cambiata.
O forse lo stare con te mi aveva cambiata, mi aveva reso
libera. Mentre ora… ora ti guardo da lontano, dalla mia gabbia… e stento anche
a riconoscere la me che sono stata.
Perché sono stata bene, sono stata viva, sono stata libera.
Però per quanto dolorosa la risoluzione… non c’era
alternativa.
Essere la me che sono stata con te è stato meraviglioso.
Stare con te è stato meraviglioso.
Per questo continuo a guardare le tue donne, per ricordarmi del tempo in cui anch’io ero una di loro.giovedì 7 marzo 2013
Haiku - 4
brama intensa
turbolenti pensieri
voglia umida
vestiti lievi
primavera che sboccia
seni morbidi
fodero caldo
un morbido abbraccio
lascivo moto
lunedì 4 marzo 2013
Nuoce gravemente alla salute
Dovrebbero dirlo. Non può essere scritto solo sui pacchetti
di sigarette. Dovrebbero dirlo che le relazioni nuocciono gravemente alla
salute. Tutte le relazioni, amorose e d’amicizia.
Perché ogni volta che si incontra una persona che si ritiene
abbia un valore, ogni volta che si sente affetto, che si prova un sentimento di
attaccamento, ogni volta ci si strappa un pezzettino di cuore e lo si affida a
questa persona. “Abbine cura, è un pezzettino di me.”
Ma per quanto l’altro possa apprezzare questo incredibile
immenso dono, per quante promesse possa fare di averne cura, di tenerlo al
caldo, conservarlo, coccolarlo, arriverà un momento in cui questo pezzettino di
cuore verrà messo in una tasca, in una borsa, e lasciato lì. Sul fondo.
Abbandonato.
Così un pezzetto della cosa più valorosa che hai viene
dimenticato dalle persone a cui l’hai donato.
“Ma ho il cuore grande, ti dici, ce n’è per tutti.”
E continui ad amare e a donare. Ti fidi e confidi. Distilli
una piccola essenza di te, di cose buone e di difetti, la sistemi, la prepari,
la infiocchetti, e poi infilandola in quel pezzetto di cuore la doni. Con la
speranza che la persona che la riceverà sia in grado di farla crescere e
coltivarla e renderla forte.
E di nuovo il piccolo pezzetto di te verrà abbandonato.
“Ora basta, me ne resta poco. Non lo dono più…”
Però arriva qualcuno che dice “Scusa, hai un po’ di quella
buona medicina? Mi hanno detto che tu ne hai tanto, che sai far star bene la
gente… me lo dai un pezzetto del tuo cuore che ne avrei bisogno?”
“Mi dispiace, ne ho poco ormai… se lo do anche a te non ne
resta abbastanza per me…”
“Eddai! Ne hai tanto! Su, io non ne ho per niente… me ne dai
un pezzetto???”
Il problema è che anche se piccolo, quel cuore è tanto pieno
di amore per tutti… e dire di no a una persona che ha bisogno è così difficile…
Allora prepari il tuo pacchettino, distilli di nuovo un po’
di essenza, e lo doni.
E aspetti.
Perché alla fine uno dei motivi per cui si dona è che ci si
aspetta di ricevere qualcosa in cambio. Ma non succede. Non ricevi niente.
Oppure quello che ricevi è solo un attimo per guardare il cuore dell’altro,
uno sguardo, come una finestra che si
apre ma che si richiude subito.
Già, perché non sono in tanti ad essere in grado di donare
un pezzetto di cuore. E chi lo fa di solito ha fiducia negli altri. Fiducia che
non sempre è ben riposta.
Così resti lì. Con il tuo piccolo cuore. Quello che ne
resta. Smozzicato. Mangiucchiato. Strapazzato. Ancora lucente e ancora
pulsante, ma vagamente opaco e debole. Ferito ormai. E ti chiedi se lo sarà in
modo irrecuperabile. Ma hai fiducia. Fiducia nella gente e anche in te stessa.
Così resti lì. Con il tuo cuore tra le mani. Lo rigiri e lo
osservi. E piangi piano. Cercando di far sì che il tuo cuore cresca di nuovo. Ma
è difficile, è pesante, è faticoso.
Accucciata, rannicchiata in te stessa ti chiedi perché. Ti chiedi
come fare. Ti chiedi dove hai sbagliato. E prometti a te stessa e al tuo cuore
di cambiare. Perché la verità è una sola: come puoi avere abbastanza cuore per
amare gli altri se prima non hai abbastanza cuore per amare te stessa?
Lacrime
Rigano le guance
Scendono, segnano
Fiumi che sgorgano dagli occhi
Instancabili pulitori dell’anima
Reazione incontrollata
Sciolgono i nodi
Attorcigliano lo stomaco
Straziano l’anima
lunedì 18 febbraio 2013
Cinema?
Mi chiedo perché al cinema?
Beh, una risposta ce l'ho, però, come primo incontro mi sembra un po' azzardato.
Già, il primo incontro. Non è propriamente un appuntamento al buio, quindi sono abbastanza tranquilla, ma ciò non toglie che non lo conosco.
Ci siamo conosciuti su Facebook. Questo maledetto odiato/amato social network. Siamo amici di Lalla, abitiamo nella stessa città, abbiamo la stessa età, abbiamo frequentato la stessa università, ma non ci siamo mai visti. Un giorno lui ha commentato me, io ho commentato lui, abbiamo iniziato a chattare e abbiamo iniziato a conoscerci.
Ci davamo appuntamenti online. Ore a chiacchierare facendo scorrere le dita sulla tastiera.
La video? no, non ci sembrava che potesse dare qualcosa di più al nostro parlare.
Abbiamo scoperto di avere molte cose in comune, ci piacevano cose simili. Ed eravamo entrambi single.
Lui appena lasciato dalla ragazza che non si sentiva a suo agio con il suo modo di essere (così ha detto lui, cosa volesse dire l'ho scoperto solo dopo). Io, ahimè, frutto di un cliché: mio marito s'è innamorato della segretaria e ha preferito lei a me. Ricostruire una vita non è facile ed essere improvvisamente sola tutte le sere ti porta online oggigiorno.
Così si sono susseguite settimane in cui almeno un'ora tutte le sere ci sedevamo davanti al monitor a parlare di tutto quello che ci passava per la testa.
"Ti va se ci incontriamo?" devo essere impazzita, non è mai stata mia intenzione vederlo di persona...
"Sì, mi piacerebbe... sei... ho l'impressione che potremmo andare d'accordo anche dal vivo"
giovedì 14 febbraio 2013
martedì 12 febbraio 2013
Armonia
Danzare su un panno di velluto
Scivolare su lenzuola di seta
Rotolare sul verde di un prato
Due corpi uniti dimentichi del mondo
Due cuori palpitanti di un solo battito
Due anime fuse nell'armonia di un attimo
Scivolare su lenzuola di seta
Rotolare sul verde di un prato
Due corpi uniti dimentichi del mondo
Due cuori palpitanti di un solo battito
Due anime fuse nell'armonia di un attimo
lunedì 11 febbraio 2013
Ritorno alla vita
Questo non è un racconto erotico. E' sgorgato così, dal nulla, ma non allarmatevi. Nulla di ciò che ho scritto è vero, questa volta...
Passeggiavo sul molo.
Pensavo a tutto quello che era successo. Il mio piccolo mondo... Stavo crescendo.
Avevo preso le mie decisioni, fatto le mie scelte. Anche lottato per le mie convinzioni.
Ultimamente avevo tutti contro. O forse non erano "loro" ad essere contro di me, era il mondo.
Sì, perché ogni scelta che facevo, ogni strada che in traprendevo ultimamente era sempre un fiasco.
Il mio percorso, che fino a poco tempo fa era stato pieno di successi e soddisfazioni stava improvvisamente e imprevedibilmente voltando il suo corso. Pure le cose più semplici si rivelavano montagne insormontabili di problemi.
Su questo stavo riflettendo in cima al molo.
Passeggiavo sul molo.
Pensavo a tutto quello che era successo. Il mio piccolo mondo... Stavo crescendo.
Avevo preso le mie decisioni, fatto le mie scelte. Anche lottato per le mie convinzioni.
Ultimamente avevo tutti contro. O forse non erano "loro" ad essere contro di me, era il mondo.
Sì, perché ogni scelta che facevo, ogni strada che in traprendevo ultimamente era sempre un fiasco.
Il mio percorso, che fino a poco tempo fa era stato pieno di successi e soddisfazioni stava improvvisamente e imprevedibilmente voltando il suo corso. Pure le cose più semplici si rivelavano montagne insormontabili di problemi.
Su questo stavo riflettendo in cima al molo.
mercoledì 23 gennaio 2013
Untitled
Il respiro si ferma
La tua mano indugia
Folli pensieri si rincorrono
Il mio cuore impazza
Affondano le dita nella carne
Il mio corpo ha fame
La tua anima si nutre
Vive e palpita la nostra unione
Dolci dolori di brama
Perché non basta mai
Mai sazia
Mai pago
mercoledì 16 gennaio 2013
Voglia
E' tutto il giorno che ho voglia...
Tutto il giorno che ho il fuoco dentro. Non so perché. Ci sono giornate in cui non riesco a pensare a nulla se non al sesso. Oggi è una di quelle.
Arrivo a casa arruffata e speranzosa. Ma lui non c'è.
Cavolo! Speravo proprio...
Che fare... controvoglia accendo il computer, dopo otto ore in ufficio non è che abbia voglia di quella scatola, però... però ho voglia... e quella scatola mi facilita non poco...
Accendo, navigo, seguo l'estro... valuto, guardo, leggo... niente, la voglia sale ma nulla mi colpisce al punto giusto.
La mano da sopra la tuta saggia l'eccitazione. Qua si sta mettendo male...
Spengo tutto. Mi sento frustrata come quelle volte che mi sveglio di notte e allungo una mano ma non riesco a svegliarlo per farmi soddisfare. Perché a volte lui ha il sonno veramente pesante.
Vado in camera, davanti allo specchio. Mi guardo. Guardo la scintilla nei miei occhi. Capisco di colpo perché mi dicono che a volte sembro una tigre in gabbia.
lunedì 14 gennaio 2013
Nulla
Allontanarmi piano
sentire il tuo profumo
alzare lo sguardo
vederti sereno
sorridiamo
la tua mano sul mio viso
una carezza, dolce
poi scende
il tuo pollice sulle mie labbra
il tuo pollice sulle mie labbra
ne segue il disegno
poi nella mia bocca
preme la lingua
esce
e l'indice a lambire il mio mento
a raccogliere una goccia
che poi mi porgi
apro la bocca
la appoggi sulla lingua
"non devi perderti nulla di me"
martedì 8 gennaio 2013
Haiku - 3
Immaginarsi
aquilone libero
scoprirsi sasso.
Soffio di vento,
un pensiero ramingo
mi porta da te...
Vago nel buio
cercando il tuo cuore...
trovo conforto.
aquilone libero
scoprirsi sasso.
Soffio di vento,
un pensiero ramingo
mi porta da te...
Vago nel buio
cercando il tuo cuore...
trovo conforto.
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