E poi dicono che non sono equilibrata… tzè!
Già, stasera sono stata equilibratissima, mi sono divisa nel
modo più giusto: hanno avuto entrambi tutto di me.
Sì, perché è da un po’ che si lamentavano, ognuno per conto
suo, separatamente, che non mi concedevo completamente.
“Ma insomma… non è mica facile avere tutto il tempo
necessario per entrambi!” così ho detto. L’ho detto all’uno come all’altra. In
tempi diversi, ovviamente. L’idea l’ha avuta lei…
“Sono disposta a dividerti con lui pur di averti.”
“Mi dividi già con lui… siamo a settimane alterne, nel caso
non te ne fossi accorta.”
“No, intendevo in contemporanea. Tu, io e lui…”
“Stai dicendo… quello che penso??? Tu e lui?!?!?”
“Si”
“Ma a te gli uomini non piacciono…”
“Ma mi piaci tu. Mi piaci. E a te gli uomini piacciono. A te
piace lui. E se per avere te, per averti completamente e intensamente e
illimitatamente devo accettare anche lui… beh, lo farò. Alle mie condizioni, ma
lo farò.”
Mi ha stupita il suo discorso. Lei è lesbica. Convinta fin
nel midollo. Fin da ragazzina. Consapevole fin da quando sua cugina per fare i
confronti normali in adolescenza le ha mostrato orgogliosa il primo accenno di
seno. E lei si è vergognata da morire dalla voglia che le è venuta di allungare
una mano ad accogliere quell’acerba rotondità.
E si è presa una bella cotta per me.
Già… è bello essere il centro delle sue attenzioni. Anche se
ancora non mi ci sono abituata. In me l’attrazione per le donne in realtà non
c’è. Ma mi piace lei. Mi piace tanto. Anzi. A dire il vero molto di più che
tanto. Ho anch’io una bella cotta. E’ come se, non so, mi sono innamorata
dell’essere, non della persona fisica. E’ difficile da spiegare. E’ come se non
avesse sesso in realtà.
Ma non sto dicendo che non provo attrazione fisica,
tutt’altro: quando la vedo ho voglia di esplorarla dappertutto!
E lo stesso vale per lui, solo che non ne ero affatto
consapevole. E’ come se il mio corpo avesse bisogno dei loro due corpi. In modo
diverso magari, ma di entrambi.
E così… beh, ho cercato di essere equilibrata e accontentare
tutti…
Abbiamo faticosamente scelto un giorno, una notte che
potesse andare bene a tutti e tre. Abbiamo deciso che il nostro incontro
sarebbe stato in campo neutrale, quindi a casa mia, dato che io sono ciò che
accomuna loro due. Abbiamo preso accordi su cosa è lecito e cosa non è lecito.
Siamo stati razionali… Ci siamo incontrati al bar per chiarire cosa si può e
cosa non si può. Ascoltandoci pazienti.
Lei è stata categorica: “Se lui mi tocca, salta tutto, me ne
vado!” e me l’aspettavo…
“Vorrei poterti toccare quando vi baciate… anzi… a dire il
vero vorrei essere dentro di te quando tu lecchi lei…” mi ha detto lui un po’
arrossendo. Uomini… l’idea di possedermi mentre io mi dedico a lei, già solo
l’idea lo eccita incredibilmente. E lei di rimando “No, se tu dai colpi a lei,
come fa lei a concentrarsi su di me?!? Non voglio sentire colpi!” E poi lui “Si, perché credi che non sappia
come vi scopate a vicenda??? Di sicuro colpi ne ricevi…”
Sono andati avanti così, per un po’… espliciti. Sotto voce.
Palleggiandosi. Recriminando. Pretendendo. Patteggiando. Io in mezzo ad
arrossire praticamente a ogni frase. In una situazione paradossale in cui le
mie pratiche sessuali venivano snocciolate lì sul tavolo. E per fortuna che
eravamo in un tavolo appartato e discosto dagli altri! E dire che siamo stati
razionali!
In qualche modo sono arrivati a una conclusione. Sì, sono,
loro, perché io alla fine non è che avessi proprio tanta voce in capitolo… Il
mio compito era essere oggetto dei loro desideri, soggetto dei loro piaceri e
soddisfazione delle loro bramosie.
E in più dovevo fare un po’ di spesa perché magari avremmo
potuto avere fame nel cuore della notte ma di sicuro ne avremmo avuta il
mattino dopo.
Ok, tutto predisposto… la casa era linda, le lenzuola
cambiate, le candele accese… io pulita, profumata, depilata, liscisssssssima
come non mai. E con il cuore a mille.
Si, emozionatissima. Eccitata. Agitata. Euforica.
Allo stesso tempo non sapevo cosa aspettarmi e sapevo
benissimo a cosa andavo incontro.
Quello che non sapevo era quando, come, quanto. Inezie,
insomma.
E come vestirmi. Sì, perché sapendo come si sarebbe
sviluppata la serata qualsiasi indumento sarebbe in ogni caso stato di troppo
prima o dopo. Così… beh, oddio, non volevo scadere in un cliché d’altri tempi e
mettermi solo una vestaglia, non volevo risultare banale e farmi trovare in
reggiseno e mutandine in pizzo. Avrei voluto sdrammatizzare la situazione
mettendomi i bigodini e una maschera di bellezza sul viso, ma forse non
avrebbero apprezzato lo scherzo. Così ho optato per una collana con pendente.
Intorno alla vita. E nient’altro.
Quando ho aperto la porta con quella mise sono rimasti senza
fiato. Letteralmente.
Anche perché ho completamente spalancato la porta mettendomi
al centro e loro erano affiancati, evidentemente dopo essersi spintonati per
chi doveva stare più avanti. Già, entrambi volevano essere il primo a vedermi e
abbracciarmi e baciarmi. Ma alla vista di me si sono pietrificati.
“Chiudi la porta!” lui, più pratico, strilla spingendo lei
dentro il soggiorno e strappandomi la porta dalle mani. Inavvertitamente ha
spinto lei tra le mie braccia. Così il primo round è vinto.
Scoppio a ridere mentre mi guardano, soddisfatta della
reazione. Non se lo aspettavano.
Piroetto e mi mostro. “Allora? Era quello che desideravate?”
I sorrisi si allargano e le mani vanno a spogliare i corpi.
Una mano ad allentare la cravatta fino a sfilarla. Una mano a slacciare il
gancio del sandaletto. La camicia che si sbottona. La lampo del vestito che scende.
Mucchietti di vestiti sul pavimento. Slip che scivolano via.
Belli. Profumati. Abbronzati. I loro corpi davanti a me.
Li guardo. Sorrido. Mi giro e mi dirigo verso la camera.
... continua ...
ci si può accomodare in poltrona per il seguito?
RispondiEliminaPrego accomodati...
EliminaChe dici? Aspettiamo gli altri per i popcorn???
:)
come inizio non c'è male...
RispondiEliminagrazie! speriamo che l'ispirazione continui ad assistermi! :)
Eliminal'ispirazione va allenata..
Eliminadici che sono fuori allenamento, Bad???
EliminaA volte leggere racconti su certi siti, e tu probabilmente sai a quale mi riferisco, è più noioso che eccitante, poi arriva qualcuno. Divertente, spiritoso, eccitante; ma soprattutto che sa descrivere l'attimo, preparare la situazione, comprendere le ragioni che portano al compimento di un'azione.
RispondiEliminaIn una parola Brava, solo una richiesta se posso, non continuarlo è già perfetto così.
Lucrezia AKA _saffolina_
Oh, Lucrezia... mi fai arrossire... che bei complimenti. E quanti!!!
EliminaNon mi capita spesso di ricevere complimenti dalle donne, e gli uomini attendono tutti quella parte piccante che tu chiedi di non scrivere.
Ma io, come te, in realtà sento questo racconto come compiuto: anche a me piace così com'è, suggerito e libero alla fantasia...
Grazie ancora!!!