... e incursioni di Sbronzolo...
...

venerdì 28 settembre 2012

Il Blog - cap. 2


Che strana cosa l'affinità d'anime... com'è che si diceva? Affinità elettive.
Le sensazioni restano appiccicate addosso come l'umidità nei giorni bigi.
Il tempo ha un valore relativo mentre il pensiero torna ai momenti trascorsi insieme. Insieme a lui. All'amico di penna.
Che strana cosa l'affinità d'anime...
I primi giorni sono quasi di silenzio: la mente ha bisogno di sedimentare e allineare, non vuole lasciare che l'istinto o la pancia decidano come archiviare l'accaduto, che lo mettano tra i ricordi speciali da guardare con nostalgia o con rimpianto. E' sicuramente un bel ricordo, ma va assimilato con distacco, va digerito, va archiviato. E' una cosa speciale, un momento magico. Ma è necessario dargli la giusta dimensione, non ingigantirlo, non idealizzarlo, non sognarlo languidamente.

Le settimane scorrono. Le mail affluiscono, le chat continuano. Ogni tanto qualche allusione...
"Ho letto l'ultimo post... e io lo so che tu sei veramente così... :)"
L'amicizia è ormai un'amicizia. Serena, calda, intensa, consolatoria e complice.
E' inevitabile. Il web dà questo meraviglioso beneficio di anonimato e distanza. E' facile aprirsi, rivelarsi, lasciarsi andare.

Chat
"Devo dirti una cosa..."
"Dimmi"
"... vengo di nuovo in trasferta..."
"EVVAI!!! riusciamo a vederci?"
"Speravo dicessi così...  :D"

mercoledì 26 settembre 2012

Pronto?


“Pronto?”
“Ho voglia di passare la lingua sul tuo orecchio, seguire le volute del padiglione, mordicchiare il lobo e soffiare dolcemente …
“Mmmmmhhhh… Continua, mi piace…”
“Ho voglia di leccare il tuo collo, scendere piano lungo la linea dall’orecchio alla spalla, rosicchiando quel punto dove si sente il tendine, che quando lo faccio ti sciogli piano e ti si piegano le ginocchia…”
“Oh, sì…. Mi piace quando lo fai…”
“E poi ho voglia di succhiare i tuoi capezzoli, mordicchiando piano, tirando, farti gemere… mentre con la mano stringo forte la morbidezza del tuo seno, quasi a volerci infilare le dita…”
“Mi sto eccitando…”
“Baciare la tua pancia, affondare nel tuo ombelico e farti ridere dal solletico. Continuare a scendere e sprofondare con la bocca tra le tue gambe, sul tuo pube rasato… aprirti e immergermi con la lingua tra le tue labbra morbide e umide… vogliose e calde…”
“Umide… sì… le troverai umide…”
“Mordicchiare dolcemente l’interno della coscia per farti venire i brividi… con una mano tormentare la tua figa vogliosa, infilare le dita nel tuo abbraccio caldo e rotearle per farti scaldare, strapazzare il clitoride con un dito, prepararti al mio arrivo…”
“Mmmmmmmhhhhhhh… la mia mano è lì ora…”
“Poi baciarti intensamente mentre il mio membro si impossessa di te, mentre ti penetro vigorosamente e con forza, mentre ti prendo e ti faccio mia, mentre ti sbatto e ti fotto con tutta la foga che mi sta salendo dentro…”
“uuuhhhhh, mi piace con forza…”
“Afferrare una tua chiappa e strizzarla, farmi abbracciare dalle tue gambe per penetrarti ancora più a fondo, e quando stai per venire tirare piano il piercing che hai sul capezzolo destro…”
“… ma… ma io non ho un piercing sul capezzolo destro…”
“Eh? Come non hai un piercing… ma…”
“Scusi, ma lei chi cercava?”
“Non sei Giovanna?”
“No, sono Marta…”
“Oddio, ho sbagliato numero! Mi scusi…”
“Già… Beh… però devo ammettere che è stato piacevole…”
“Grazie…”
“Grazie a lei. Buona giornata”
“Buona giornata anche a lei.”

Smeraldo notturno con ritmo - cap. 8 - Epilogo

Eccoci all'ultimo capitolo del quattromani con Sbronzolo. Buona lettura!



Epilogo

Azzardo o responsabilità?
"Bravi, ottimo lavoro", fa sempre piacere la pacca sulle spalle del capo. Gaia è luminosa da quanto è felice.."Venerdì cena a casa mia con i vostri compagni, mariti, mogli....quello che avete insomma...", ooops ma come! Nooooo. Gaia è sbiancata...
"Capo...il mio compagno non può per impegni precedenti", vai Gaia! Reattiva e sul pezzo! Che se porto mia moglie poi magari mangia la foglia e sono cazzi
"Gaia smettila, non mi interessa degli impegni, anche io ho un capo: mia moglie! E' deciso, venerdì sera alle 21 vi aspetto a casa mia: accompagnati!", quando a dirlo è l'amministratore delegato, è deciso....
Muti usciamo dall'ufficio nel quale eravamo entrati con piacere. Gaia non parla, so cosa pensa, le stesse cose che penso io: come affrontare una cena alla presenza dei partner ufficiali senza che si accorgano di noi....massì ce la facciamo, siamo commerciali....venditori di fumo e aria fritta...ce la facciamo. Sorrido e cerco il suo sguardo per tranqullizzarla nel corridoio. Entra nel suo ufficio e sbatte la porta, chiudendomi fuori.

martedì 25 settembre 2012

E se...

E se poi non fosse come penso?
E se poi non fossi come penso?
E se poi non sapessi come?
E se poi non riuscissi?
E se poi non riuscissi a dire di no?
E se poi mi piacesse?
E se invece non mi piacesse?
E se poi non avessi la forza?
E se invece ne avessi troppa?
E se poi ne desiderassi a.n.c.o.r.a.?
E se invece volessi solo fuggire?
E se io non fossi io?
...
ma soprattutto...
se tu non fossi tu?

venerdì 21 settembre 2012

Il Blog - cap.1

Il blog ha questo fascino primordiale di incontro basato sulla curiosità reciproca.
Tu blogger ti chiedi chi saranno i tuoi lettori. E tu lettore ti chiedi come sarà il blogger.


Se sei blogger controlli se ti hanno lasciato commenti sugli ultimi post.
Se sei follower controlli se il blogger ha risposto al tuo commento.

Ma non tutti i blogger sono uguali.
E non tutti i lettori sono uguali.


Poi arriva una mail.

E così non resisti. Scrivi. Aspetti, chiedi, sei discreto, stai attento.
E così finisce che ti ritrovi a pensare, immaginare, a chiederti come sarà l'altro.
A fare congetture, a chiederti che tipo di persona è...
Magari se senti una certa affinità mentale inizi anche a chiederti se fisicamente... chissà...
Così butti lì un "Dai, descriviti..." e aspetti.
Ma poi. Chi di noi si descriverebbe onestamente, delineando effettivamente tutti i suoi difetti e i suoi punti deboli? Al contrario piuttosto, si nasconde deliberatamente quel lato di noi che non vogliamo far conoscere.
Così si evidenziano i punti di forza, ho la pelle ambrata, i muscoli scolpiti, i capelli ricci, tacendo magari che il viso è rovinato dalle troppe lampade, che c'è la pancetta, che si portano gli occhiali spessi come fondi di bottiglia...
Così ci si fa un'immagine dell'altro. Ma un'immagine sbagliata, idealizzata.
Sì, è vero, è difficile descrivere un viso, quindi in realtà non si può mai sapere chi si nasconde dall'altra parte del monitor, ma tutto sta nell'uso delle parole.


Identikit

Occhi:
blu... verdi...
sintonia cromatica

Corpi:
magro... morbido...
opposti in attrazione

Carattere:
timido... timida...
accordo d'anime

Voglia:
frenetica... bramosa...
ritmo perfetto

Obiettivi:
amore... passione...
disaccordo insormontabile...

giovedì 20 settembre 2012

Smeraldo notturno con ritmo - cap. 7

Dai, che manca poco e poi la storia... continua...
Ancora il quattromani!


Portami a ballare!

"Franco sei stato grande!" ho l'adrenalina a mille, siamo stati un'ottima squadra...
"Non ho fatto granché..."  no, li ha soltanto ammaliati e storditi con le parole! "E' il progetto che era buono, il lavoro fatto con il tuo team!"
Siamo fuori dalla porta del ristorante, la gente sta andando via, ci siamo fermati fino alla chiusura.
"Non sono per niente stanca! Portami a ballare!" Gli dico girando su me stessa facendo svolazzare il vestito.
"Gaia, sono stanco io, però... che ne dici piuttosto di andare a bere qualcosa prima di rimetterci in macchina per tornare?"
"Tornare?" mi sono fermata di colpo esattamente davanti a lui, occhi negli occhi."Non torniamo mica, stasera. Abbiamo due stanze prenotate. Pensavi mica che ti lasciassi guidare dopo una cena come questa?!"
Che stronza! "Ma non mi hai detto niente!" ops, s'è arrabbiato.
"Sono sicura che anche tua moglie sarà più contenta se non guidi! Dai, telefonale!"
"A quest'ora?!? Sei matta? Le prende un colpo! Le mando un sms..." 

sabato 15 settembre 2012

L'ascensore

Nemmeno in ascensore riesco a togliere gli occhiali da sole: unica barriera alla luce al neon che arriva troppo intensa e schermo per celare le occhiaie. Mi manca il fisico per tirare l'alba, fare una doccia e andare al lavoro. Prevedo telefono staccato e poltrona allungata a reggere il peso del mancato sonno.
Le mail? Le apro domani...non riesco oggi.
E chiudetevi porte del cavolo! Pure l'ascensore si rifiuta silenzioso di fare il proprio dovere...mi spunta un sorriso indulgente con il mezzo meccanico.
L'eco di tacchi mi distoglie dal torpore, dall'angolo svolta una ragazza trafelata, pochi metri e ce la fa...le porte scorrono sulle guide per chiuderle la strada.
Alza un braccio per richiamare la mia attenzione. Io che nemmeno so dove ho lasciato l'attenzione!!
Allungo il mio di braccio e le riapro il varco metallico: "Grazie, grazie mille. Sono in ritardo, ho un colloquio di lavoro, mi aspettano al settimo piano, la dottoressa Brevi dell'ufficio personale. Spero non sia uno dei tanti finti lavori che negli ultimi mesi mi sono vista proporre...".

mercoledì 5 settembre 2012

Un bacio

La tua bocca sulle mie labbra
poi mi guardi
e di nuovo mi baci
la tua lingua vorace a esplorarmi e studiarmi
poi di nuovo mi guardi
sono senza fiato
i miei occhi persi nel buio profondo dei tuoi
le mie mani sui tuoi capelli, a spingerti dolcemente
ti passi la lingua sulle labbra, affamato
poi di nuovo a baciarmi
affondare
esplorare
un intenso, lungo bacio infinito e appassionato
inizio a gemere
vibro nella tua bocca
acceleri
mi divori
i tuoi denti
la tua lingua
sensazioni contrastanti
inarco la schiena
sei implacabile
continui finché
finché gemo e godo di te...

soddisfatto alzi lo sguardo
i tuoi occhi spuntano dal mio monte di venere
sorridono
ti lecchi le labbra umide di me
"hai un sapore delizioso..."

domenica 2 settembre 2012

Domenica

Prostrata e vinta.
Disfatta sul letto sfatto.
Affranta e avvinta.
Scarmigliata e confusa.
Estatica e raggelata.

Senza te ho fatto quello che hai chiesto.
Senza te ho disegnato il mio corpo.
Senza te ho eseguito un rituale.
Senza te mi sono spogliata della mia anima.
Senza te ho lasciato il mio mondo tranquillo.

Eccitata dalle indicazioni ricevute.
Pulita e mondata dal mio essere formale.
Scevra di preconcetti.
Introdotta in un pertugio oscuro.
Meravigliata dal panorama oltre la porta.