Wishing well di TTD'Arby invade le mie orecchie....ma chi cazzo tiene la musica così alta a quest'ora? Quelli del piano di sotto, al solito...insistono!
Troppo vicino per venire da un altro appartamento, viene dal mio....già: è la mia suoneria e il telefono giace tra i vestiti disordinati ai piedi del letto...chi sarà?
Ancora
disteso cerco con la mano il telefono: Iris? Che mai vorrà sabato
mattina?
“Eccolo...”, di più non riesco a pronunciare.
“Eccolo...”, di più non riesco a pronunciare.
“Bacucco...come
va? Sei sveglio? Andiamo al mare? E' una giornata bellissima...e ho
voglia di mare...”
“All'alba!?”“All'alba cosa!? Sono già le 9! Dai che ci occupano i posti migliori, potremmo andare a quella spiaggia bellissima che si raggiunge scendendo per il sentiero nella pineta...”, che programma entusiasmante: mezz'ora di cammino tra sterpi, sassi e aghi di pino....adesso ci penso: no!
“Iris non ce la faccio...vi raggiungo nel pomeriggio...”, lei e il gruppo dei suoi amici. Alcuni simpatici, nel complesso, meno.
“Pensavo saremmo andati solo io e te....però fa nulla...lascia pur stare...”, adesso ci penso: sì!
Iris:
solare e capricciosa, polemica e dolce, imprevedibile e scostante,
una bellezza intelligente e sofisticata. Ride con la mano alla bocca,
sino a che, quando a suo agio, esplode in una risata piena e aperta.
Una ragazza da capelli raccolti a treccia alta, gli occhi mai fermi
in una curiosità attenta e acuta. Il nasino impertinente che adora
infilare negli affari degli altri con commenti ironici e sarcastici.
La criniera corvina che ben si intona con gli occhi scuri e le
sopracciglia curate...
Il
viaggio in auto è un florilegio di canzoni a me lontane. Iris
sceglie la colonna sonora: Binario 3 di Bersani...canta avvicinandosi
quasi per gioco al mio orecchio. Vuole impormi i suoi gusti musicali,
cerca di convincermi caratterizzando le strofe attorno al mio
lobo...vorrà giocare?
Appena la sua mano scende a carezzarmi capelli e collo, la mia scivola dal cambio per atterrare sul ginocchio scoperto dal caftano che le fa da copri costume...mi lascia fare, continuando ad inseguire le strofe della canzone quasi a squarciagola....
Gli occhiali da sole coprono i miei occhi che già sorridono di quel contatto che lento lascia risalire sulla pelle morbida della sua coscia...
“Mettila
qua, polipo, proseguiamo a piedi...”, manca ancora una marea di
strada!
Stavo
giusto...stavo...stavo...accidenti!
Raccogliamo
dal baule i rispettivi “corredi” da spiaggia: lei attrezzata con
tracolla in paglia, cappello a tesa larga e borsa per tenere fresche
le bevande. Io più leggero: salviettone e sigarette. Da galante
quale sono, mi occupo della borsa fresca e mi diletto a vederla
incedere in infradito con il caftano molle che le nasconde le curve.
Le
poche auto in sosta mi lasciano sperare di trovare un posto un po'
appartato per potermi gustare lo spettacolo di Iris in costume. Le
sta molto bene quello giallo, chissà se l'ha indossato oggi..“Ma tu non hai il costume di ricambio?”, see figurarsi se penso a portarmi il costume di ricambio.
“Ehm no....ma io lo faccio nudo il bagno...”, mi piace sbruffonare...
“Tu! Non ci credo nemmeno se ti vedo....”
La
strada si fa ripida e fatico a starle al passo, non fosse altro per i
sassolini che mi si infilano nei sandali e gli aghi di pino che
solleticano le caviglie. Lei, come nulla, scende agile per il pendio,
poggiandosi ora a piccole rocce sporgenti, ora a piccoli rami che
spuntano dalla vegetazione. Lo so, poi bisogna risalire, stanchi di
sole e di mare....poi però! Perché preoccuparsene ora...
Salviettoni
stesi, accostati e piccola mia ola a vederle il costume giallo
apparire dal caftano. Ottima scelta Iris!I suoi occhi contro i miei occhiali si gustano la consapevolezza del mio sguardo sul suo corpo. Le piace ciò che immagina io pensi, sorride e si lascia ammirare mentre stiracchia le braccia sollevando i seni.
Nulla dice e mi presenta la mia occasione della mattina: un barattolo di crema solare!
Stesa
con le scapole sotto le mie mani, si lascia percorrere la schiena con
la scusa della crema solare, si gode il mio massaggio con una
rilassata morbidezza. Le sue mani corrono al gancetto del reggiseno e
lo slacciano per lasciarsi massaggiare senza alcun ostacolo. Il caldo
del sole è nulla a ciò che formicola in me...
Ascolta
con le cuffiette un brano a me ignoto e muove lenta la schiena in un
lieve ballo. Forse non s'accorge subito che le mani non sono le sole
a poggiare su di lei. La mia bocca è attratta dalla situazione, dal
suo collo così morbido ed esposto. Le carezzo la pelle con le
labbra, le faccio scivolare liquide sulla sua cervicale. Indifferente
al sapore della crema solare....sarà commestibile? Chissenefrega!
Una
leggera scia di saliva lasciata dai miei baci le luccica sulla
schiena e i corpi sempre più vicini cercano ogni piccola traccia di
contatto. Si gira supina portando al sole i suoi bellissimi seni.
Invito esplicito a proseguire l'opera su capezzoli ritti come piccoli
chiodini e sensibili interruttori della voglia. Labbra grate e avide
muovono senza sosta dai seni tonici al ventre piatto. Incurante del
luogo e degli eventuali spettatori...
Sollevo
il volto per prendere un po' le distanze da quella esplosiva
situazione...capire la reazione di Iris...
Lo
capisco quando con la mano destra si copre d'ombra gli occhi, mi
guarda e con la sinistra carezza il mio caldo ardore contenuto nel
costume. Scorre sulla mia tesa virilità beandosi dell'energia che
sforma il tessuto...
Un
lampo di sfida le percorre gli occhi: avrò il coraggio di abbassare
il costume? Mio o suo? Che differenza fa...
Un
istante, un attimo e seguo i suoi pollici che lenti abbassano lo slip
del suo costume. Nuda e con i segni dell'abbronzatura evidenti ed
esposti. Il pube: rasato e liscio...non mi lascia il tempo di dire o
fare alcunché che inseguo con gli occhi i suoi glutei che rimbalzano
nella corsa verso l'acqua rigenerante del mare. Un culetto da favola,
esaltato dal contrasto del colore scuro dell'abbronzatura e il bianco
dell'incavo dei piccoli globi
Si
ferma dove l'acqua le copre il sesso e mi sbatte gli occhi addosso:
la sfida è chiara! E' nuda e tronfia della sua beltà. Abbasso il
costume, davanti ad ogni eventuale spettatore, non me ne curo.
Incedo,
incedo lentamente ed eretto verso di lei. Si bea di vedermi nudo,
senza barriere agli occhi di chiunque e solo per i suoi. Porta le
mani alla bocca per soffocare una risata. Ce l'ha fatta: nudo in
spiaggia con la sola voglia di averla!
Ringrazio
il refrigerio dell'acqua e sono ormai a poco spazio da lei, furioso
dalla voglia di essere avvinto dal suo corpo, dalle sue gambe sui
miei fianchi. Mi ferma con il palmo aperto sul mio petto, sorride e
si china per abbracciare con le labbra il mio sesso ancora esposto
all'aria. Non coperto dalle acque. Ommioddio...
Solleva
gli occhi e spalmando un po' di acqua sul mio glande: “Pensavo non
l'avresti mai fatto...”
Affonda
le ginocchia nella sabbia bassa e inizia a carezzarmi per tutta la
lunghezza dell'asta mentre lecca, lecca la cappella lucida con cura e
molto lentamente. Proprio come un gelato...Si diverte ad infilare la punta della lingua nel centro, nel piccolo buchino, la fa roteare. Accarezza, soppesa le mie palle, le graffia leggermente con le unghie. Mi sta facendo impazzire di voglia...
Mai
avrei pensato, mai avrei creduto di vedere i suoi occhi guardarmi al
sole mentre la sua lingua gioca con la mia essenza. La sua cura, la
sua dedizione, la sua dolce cautela nel suggere il premio agognato.
E' bellissima con me rotolante tra le sue labbra
La
bocca si sazia del mio sapore, la marea ci spinge a riva, le gambe
cedono e affondo con il sedere nella sabbia. Automatici i sessi si
trovano e la sua lingua salata invade il mio palato mentre io le
riempio il corpo accogliente ed eccitato.Scende con i fianchi sui miei, abbraccia il mio ardore e lo avvolge di tanti delicati movimenti.
La voglia di scopare ci prende e, incuranti dello spettacolo, come automi scorriamo del nostro volerci al sole, al mare e senza velo.
Le
avvinghio con la bocca il capezzolo saltellante mentre si gode il suo
premio: io.
Ha
la fica che scuote ogni mia asperità, la fa sua nello sfregamento di
liquidi umori...colgo i suoi gemiti nella risacca...le soffio i miei,
soffocati dalle sue tette, mentre saltella piena di me...Per fortuna ha perso quella scommessa, si vuole godere tutto ciò che le offro, tutto dentro, perfettamente riempita dalla dura sensazione di pienezza. Ferma a godersi le impercettibili pulsazioni che il mio cazzo le trasmette e sentire la fica stringersi ad aderire...
Muove
i fianchi, un movimento lento e rotatorio per sentire sempre più
dentro, allarga le ginocchia. Sale, lo sente scivolare fino a quasi
lasciarlo uscire totalmente per poi ritornare perché ne sente la
mancanza e poi ancora...e ancora...
E'
stupenda con lo sguardo lubrico e illuminato dall'essere fusi. Le
piace avermi costretto e contenuto in se. Ha la fica stretta, mi
avviluppa, si gode la mia resa ai suoi occhi, alle sue mani, alla sua
bocca, a lei.
Lo
schiocco delle carni confuso nel quieto rumore delle acque lente.
Come lei.Acque che sanno essere voraci e impetuose con il vento giusto. Il mio vento...
Lo schiocco delle carni mentre si gusta il mio cazzo in ogni piccolo sfregamento...le pareti accolgono e i volti sorridono affannati quei pochi momenti in cui le lingue si scostano...i sapori si mischiano e onde di piacere gonfiano e s'irradiano dal cazzo, la cappella pare esplodere di piacere.
Il
mio bacino da semplice sostegno diviene con la forza delle braccia lo
stantuffo che scorre in tanto liquido piacere. Sentire la sua fica
pulsare dei miei assalti, vederle sbattere il collo all'indietro.
Ti
scoperei tutto il giorno! Frana su di me e mi getta con la schiena
sulla battigia. Una mano, pur nella difficoltà della posizione si
infila tra le sue natiche alla scoperta del tatto...nella morbidezza
del suo culetto...un dito a sentirmi scorrere, un dito a cogliere
altro suo calore.
Dimentichi
ormai del luogo, la giro, le sono sopra, comando io, spingo
io....spingo...spingo....spingo...e....vengo in lei, in Iris.
Adoro
finire così...godere così...con me su di lei a sentire il mio corpo
sul suo con la forza del respiro che preme sui suoi seni. Tenerla in
balia del mio vigore a godere delle mie ultime spinte.Solleva le gambe per sentire molto e di più, esplodendo nell'agognato orgasmo. Vergando all'aria il sìììì prolungato, sonoro e desiderato.
Mi
riverso su di lei la testa nell'incavo della sua spalla e il fiato
ansante a solleticarle il collo mentre ancora sono dentro lei,
cerchiamo di riprendere fiata e tornare alla realtà mentre le mani
si stringono a trattenere l'istante.
oh, il mio spirito voyeur si scatena...
RispondiElimina... io vi ho visti... :D
Che incauto spettacolo...:D
RispondiElimina