Le foglie si scrollano l'acqua di dosso.
I fiori alzano le corolle
appesantite, le dirigono verso il sole, per scaldarsi e asciugarsi.
Sul ramo un pettirosso cinguetta.
Chiama la compagna, che c'è del pane sul davanzale.
Le gocce della pioggia notturna sul
selciato piano piano si asciugano ai raggi del primo sole.
Il mio corpo si risveglia, lentamente, con
la prima brezza del mattino che lo lambisce entrando dalla finestra aperta.
La pelle si ricopre di montagnole
mentre il brivido scorre dal piede nudo fino al collo.
A pancia in giù sulle lenzuola
stropicciate, con i capelli sparsi sul cuscino, allungo la mano in cerca di
qualcosa per coprirmi.
Il caldo e il sudore di ieri sera mi
hanno impedito di indossare anche solo una maglietta.
L'unica cosa sul letto oltre a me
sono i cuscini. In mancanza d'altro, mi rannicchio in posizione fetale
abbracciando il cuscino con tutto il corpo.
Perché non sei tu?
no!
RispondiEliminanon coprirti!
io ci sono!!!
devi solo chiudere gli occhi per vedermi!
devi solo sfiorare la tua pelle per sentirmi accanto a te!