... e incursioni di Sbronzolo...
...

sabato 14 luglio 2012

Smiling Country

"E' come andare al ristorante, portando la bistecca da casa!", ecco la frase più gettonata dai compagni di calcetto. Quanto mai ho detto loro che vado in Thailandia con mia moglie! Un viaggio per festeggiare i nostri primi 14 anni di matrimonio. Eleonora non è una bistecca: se proprio devo pensare ad una pietanza, è un piatto di sugose e calde lasagne. Quelle che profumano tutta la casa, che addenti volentieri e saziano l'appetito. E' stata una mia idea il viaggio per celebrare, solo noi e lontano, il nostro anniversario. Viaggio culturale e di riposo in riva al mare, itinerario leggero e soggiorni in più punti del lunghissimo e lontanissimo paese.

Prenotazioni zero...ci si arrangia, mi dicono sia un paese facile, accogliente, ospitale. So, so tutto.... so che immaginate già lussuriose strade e luoghi di perdizione...anch'io!
Infatti, non dispero di condividere con la mia mogliettina qualche piccante escursione dal ménage matrimoniale. A letto, dopo il sesso, quando si fanno le coccole, ne abbiamo parlato: è curiosa, accenna, ogni tanto si lascia andare ad ipotizzarlo.
"Mai vicino a casa, potrebbero riconoscerci, parlare e poi deve capitare, non cercato..." .
Ecchediamine mica ci conosceranno in Thailandia! E se anche ne parlano, le voci sono talmente lontane che non arriveranno al nostro quartiere!

E' vero! Sorridono tutti o quasi! Forse anche perché non capiscono il mio inglese e pensano sia lievemente ritardato. La lingua locale è musica: kopun kaaaa trascinato e lungo nelle bocche delle ragazze ha sempre un che di... arrapante...
Mia moglie nota il mio movimento a ventilatore: ruoto spesso testa e sguardo. Mediamente non sono bellissime secondo i miei canoni.....alcune però, mischiate nelle rutilanti strade di Bangkok, sono dei veri gioiellini. I capelli corvini, serici, fini e lisci. Non troppo alte di statura e con i sorrisi pronti, abbaglianti e dal “suono” accondiscendente.
"Ti piacciono eh... le attrazioni locali...", simpatica la mogliettina, mi conosce talmente bene da leggermi dentro.
"Perché a te lasciano indifferente?", eddai provochiamo un po'
"Gli uomini non mi piacciono affatto, certe ragazze... devo ammettere... sono affascinanti...", l'erezione del mio progetto cresce!

Su e giù dai tuk-tuk trascorriamo il primo giorno visitando la caotica e inquinata città. Al ritorno in albergo sono stremato. Eleonora è un motorino: andiamo di qua, andiamo di là, voglio vedere questo, quello.... Sempre con la Lonely Planet in mano e il passo da esperta viaggiatrice. Io? Come al solito: a rimorchio, cercando di starle al passo.



Sul letto, appena terminata la doccia, con nelle orecchie l'acqua che scorre sul corpo di mia moglie, rivolgo l'attenzione ai soliti dépliant poggiati sul comodino: telefono reception, telefono ristorante, colazione..., pranzo...., cena in camera.....massaggio thai.... Massaggio thai? Massaggio thai!

"Amore....ti va un massaggio thai in camera?", le urlo con i boxer che faticano a trattenere il mio entusiasmo all'idea, sarà solo un massaggio ma cavoli, che lusso!
"Sei il solito...sempre a cedere alle tentazioni! Sai che sono messi lì apposta per i turisti....dai chiama, scommettiamo che arriva un omone con i baffi! Voglio proprio ridere di quanto sei sciocco!", al sentire queste sagge parole l'entusiasmo si ammoscia. Forse ha ragione ma non posso che raccogliere la sfida.

Stesi sul letto aspettiamo l'arrivo della massaggiatrice o del massaggiatore. Complici come sempre. Lei ribadisce l'ipotesi di muscoli e baffi, io confido in capelli serici e tettine appuntite. Solo un massaggio....
Due piccoli colpi alla porta, delicati e lievi. "Ho vinto io!". Lancio all'aria l'esclamazione trionfante: non può essere il tocco di un uomo. Potrà essere brutta o con i baffi, ma di certo è donna!
Indosso l'accappatoio e apro. A bocca aperta, rimango a bocca aperta! Una piccola dea: i tratti del volto lievi e delicati, i capelli lunghi e serici, il corpo velato dalla divisa dell'albergo. Gli occhi neri come la pece, le braccia al petto a trattenere un flacone d'olio e un asciugamano. Se esiste il dio della lussuria, oggi mi guarda benevolo....

Si accomoda leggera nella stanza, mi precede e mi godo gli occhi di mia moglie al vederla. Chiunque ne resterebbe colpito, non importa il genere. Mi guarda perplessa e io non sorrido più. Accidenti: sarà solo un massaggio!

Ci stendiamo proni e il mio corpo viene unto e massaggiato da Maeva. In un inglese incerto scambiamo qualche parola. Io non parlo molto, troppo concentrato a percepire ogni sensazione che le abili mani mi regalano: schiena, collo, braccia. Arreso a lei, le consegno il corpo, lo abbandono..perso nel suo toccarmi.

Resto orfano delle sue mani che sciacqua e torna ad ungere per dedicarsi al corpo di Eleonora. Lei si mette supina, con il solo perizoma. Maeva sorride e inizia a spalmare delicata le dita sul corpo di mia moglie. Vederla bearsi di tale trattamento, sorridere placida con gli occhi chiusi, m'invoglia ad accostarmi al suo orecchio, piegato sul lato con la mano a sorreggere il capo. Parlare con lei, incomprensibile alla ragazza, mi scatena:

"Guarda.. guarda.. come te la godi: ti piace sentirti strofinare le tette da una sconosciuta....immagina quelle manine che scendono lente e scoprono il tuo fiore, chissà magari è più brava di me ad accarezzarti, forse sa anche leccarti meglio del tuo maritino", sorrido alla ragazza fingendo di essere solo l'amorevole compagno.
"Dai smettila....ma ti pare che io sia curiosa? Ma chi la conosce......però..... è talmente brava che mi sto sciogliendo...."
"Non vorresti che quelle dita ti carezzassero...ti allietassero la fighetta di nuovi tocchi? Poi se le piaci, magari ti assaggia....non hai mai provato?!?", ora proprio diavolaccio tentatore...
"Ma figurati se ci sta, dai, è una dipendente dell'albergo.......e chi ti dice che io non abbia mai provato?", il dubbio insinuato da Eleonora rinforza il mio cazzo che ormai sagoma e sforma i boxer. La ragazza ogni tanto butta distratta l'occhio e capisco che, forse, se me la gioco bene, il massaggio può diventare altro....
"Posso? Posso vedere se accetta?", o la va o la spacca!
"Che fai: glielo chiedi? Tu sei tutto matto...", un suo sospiro mentre i seni sono abbracciati dalle mani di Maeva, lo prendo come un assenso.

Lentamente mi inginocchio sul letto e calo il perizoma alla mia mogliettina, la scopro e guardo Maeva negli occhi, le sorrido e la invito a dedicarsi ad ogni punto di lei....di me....di noi.
"Tu sei tutto scemo...", parole poco convinte, remissive e abbandonate..
"Tu sei tutta bagnata alla sola idea....", carezzandole la figa illuminata da abbondante languore. Il clitoride turgido e le labbra gonfie di voglia..
Carezzo la figa di Eleonora e guardo dolcemente Maeva, lei mi raggiunge e poggia la mano calda sul sesso di mia moglie, lo prende in consegna, mi sostituisce nell'appagare le gambe dischiuse del mio amore. Mi stendo a baciarla, sento nella mia bocca quanto stia apprezzando il massaggio profondo, penetrante....
La sento in apnea mentre Maeva fa scendere i miei boxer e abbraccia il mio cazzo. Ecco è proprio come volevo andasse: una cerimonia a tre. Un regalo alla coppia.

Maeva ci stende supini, lei in ginocchio sul letto tra di noi: una mano carezza la fessura di Eleonora, l'altra fa scorrere la pelle del mio cazzo, la muove lenta e lungo tutta l'asta... Siamo infoiati tutti, lei compresa. Ci lascia per slacciarsi la divisa, scoprendo due tettine sode e piccole, senza alcun bisogno di reggiseno. La pelle bianca, lattea. Ai fianchi normali mutandine a righine blu. Guarda mia moglie come per ottenere il suo consenso, le carezza la vulva, lo ottiene e avvicina quasi al rallentatore la bocca al mio glande grosso e umido che sta per scoppiare. Le corro incontro alzando istintivamente i fianchi e mi infilo nella sua calda bocca. Eleonora corre a baciarmi carica di voglia:
"Cazzo quanto è bello....voglio che mi lecchi, voglio che tu mi scopi mentre mi lecca.......ci sa fare ho un lago nella figa....e tu sei un maiale....cazzo quanto ti amo....", sentirla così, volgare e sfrontata, lei, sempre misurata nelle parole, alimenta ancor più il climax. Devo trattenere....devo trattenere... devo trattenere l'orgasmo ma, al vedere la bocca di Maeva, poggiare sulla figa aperta di mia moglie e sentirne quasi immediato l'urlo di piacere mi fa esplodere e vengo sulla pancia di Eleonora, sulla sua figa....gli schizzi lambiscono il volto di Maeva che lappa dalla cappella le ultime gocce del mio piacere..per poi tuffarsi con le labbra bagnate dal mio seme a mischiare i nostri sapori sulla vulva appagata e arresa di Eleonora...

Maeva ci guarda ansimanti e rilassati, arresi all'intensità della sua opera, congiunge le mani...Kopun kaaaaa

Maeva....benvenuti in Thailandia.

1 commento:

  1. THAILANDIA.
    dovrebbe essere il paradiso del sesso,adorabili massaggiatrici pronte a soddisfare col loro sorriso ogni sogno erotico.Vorrei essere la
    Stavolta i fazzolettini li ho vicini.
    Bellissima descrizione della complicità moglie e marito alla ricerca del piacere.

    RispondiElimina

Vuoi dirmi qualcosa?