... e incursioni di Sbronzolo...
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mercoledì 7 settembre 2016

Poi non dire che non ti avevo avvertito - II parte

In realtà però ha ragione T. Faccio proprio schifo a fare pompini.
Quella volta col professore... mi viene da ridere se ci penso. O da piangere, non so.
Schiacciata sul muro, il suo corpo contro il mio. Una sua mano sotto la gonna a rovistare nella mia figa. Le sue labbra contro le mie. L'altra mano sul mio collo a soffocarmi leggermente. Stacca le labbra e con la mano sul collo mi spinge giù, per farmi arrivare a livello del suo inguine.
"E ora datti da fare!" aveva detto.
Era quello che mi aspettavo in realtà. Quindi mi ero preparata. Sapevo cosa fare. Ero convinta che non avrei fallito.
Mi sono inumidita le labbra, ho ammorbidito la lingua e ho iniziato a introdurre il suo membro nella mia bocca. Poi mi sono impegnata: ho succhiato, ho tirato, ho spinto, mi aiutavo con la mano, ho accarezzato la pelle, ho spinto il suo corpo contro la mia bocca... e niente, di colpo si è staccato dicendo "Ma non l'hai mai fatto???"
E lì mi sono detta, "son fregata, nessuna possibilità di diventare assistente".
Sono arrossita e ho risposto "ehm... a dire il vero l'ho già fatto, ma c'è qualcosa nella procedura che mi sfugge..."
Si è messo a ridere. "Solo tu puoi chiamarla procedura!!! Dai, alzati. Piegati sulla scrivania e tira su la gonna! Tanto sei la persona perfetta per farmi da assistente e questa tua offerta la accetto volentieri anche se sarà la prima ed unica volta. Non sono interessato a favori sessuali ma ora mi hai fatto eccitare..."

Mentre parlava mi aveva tirato su e girato verso la scrivania. Ero eccitata. Tanto. Quindi ho allargato le gambe e ho iniziato a piegarmi in avanti, girando leggermente la testa verso di lui.
"Ti brillano gli occhi..."
Era così... ero eccitata, la figa mi gocciolava e fremeva al pensiero che stava per scoparmi, così, lì, il mio prof, sulla scrivania... un sogno peccaminoso... quante studentesse lo avranno sognato... e stava succedendo!
"Guarda che culo che hai... morbido, liscio, sodo..." la sua mano scorre sulla mia pelle, mi saggia, scorre dalla schiena alla piega tra le chiappe... scivola giù...
"Sei bagnata... fradicia... sei pronta..."
Un grugnito esce dalle mie labbra, un brivido mi scorre lungo schiena. Già, ero eccitata. Già, avevo voglia...
Mi strofina la mano dalla figa alle chiappe. Mi stimola e preme con forza.
Poi appoggia la mano sul fianco destro e con l'altra si fa strada. Dentro di me. D'un colpo. Tutto. Mi manca il fiato ed e metto un grido soffocato insieme.
Le mani passano salde sui miei fianchi. Le dita mi premono la pelle.
"Spero tu abbia chiuso a chiave la porta dello studio. E spero tu non abbia impegni, ci vorrà un po' ..."
E poi comincia. Si allontana e si sfila.  Poi di colpo torna dentro di me. E spinge. Poi si sfila. E resta lì. 
"Lo vuoi?"
"Si..."
"Dillo..."
"Scopami! Lo voglio dentro. Lo voglio..."
Non finisco la frase e comincia un ritmo frenetico che mi fa perdere il senso dello spazio e del tempo. Sento le dita che affondano nella carne dei miei fianchi mentre il suono ritmico del suo inguine che sbatte sulle mie chiappe si mescola con quel suono simile allo sciabordio dell'acqua che viene dalla mia figa fradicia...
Non so quanto è andato avanti. Non sono brava a tenere il tempo. Sentivo solo che mi piaceva. E tanto. Sentivo la pressione del suo membro sulle pareti della mia figa che pulsavano. Sentivo il ritmo che cambiava, ora lento, ora veloce, ora a fondo ora sbatteva, ora solo piccole penetrazioni...
Ero fuori di me, non capivo più niente mentre la mia pancia sbatteva contro il bordo della scrivania. Una penna mi stava perforando un seno e il bordo di un libro mi stava strofinando un capezzolo. La mia eccitazione volava desideravo fortemente la conclusione, quindi ho portato la mano alla figa, a stimolare ancora di più il clitoride e chiudere l'onda anomala che mi si agitava  dentro.
"Regolati, assistente, sto per venire...." ha detto tra una spinta e un sospiro.
"gh... si... ci sono... ora..."
Con un sussulto il mio brivido esplode e il corpo passa da morbidezza a rigidità alcune volte mentre i muscoli della mia figa si aggrappano a al suo membro perché non sfugga...
Ancora alcuni colpi e anche lui esplode dentro di me... premendo, soffiando, ansimando...
"Immagino tu sia organizzata per questi casi..."
Appoggio la fronte sulla scrivania e sussurro "Si, non si deve preoccupare..."
"Non poteva essere altrimenti. Non succederà mai più. Sappilo." Sfilandosi.
Le mani rassettano la mia gonna, abbassandola. Poi si infilano di nuovo sotto a strapparmi un gemito.
Stavo ancora prendendo fiato ma mi sono alzata lo stesso e sistemata. I capezzoli ancora rigidi, i fluidi caldi all'interno delle coscie...
Dio che ricordi!!! Dopo di allora ha cominciato a darmi del lei ed a essere estremamente professionale. Che esperienza!
Chissà se ci sono problemi se mi do malata per provarci col vichingo...


TO BE CONTINUED...







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